La dea dalle molte braccia
Ogni tanto Max si lascia andare alla magniloquenza. Di recente, presentandosi a certi conoscenti, si è qualificato come mio fratello – e fin qui va bene – continuando però con un lei è il mio angelo… appena appena esagerato. Quando si comporta così mi vorrei seppellire in diretta. Al mio tentativo di ridimensionamento: “Max, ti prego, non lanciarti…” ha aggiunto una spiegazione: “Lei è quella che c’è sempre. Se ho bisogno di una mano, un suggerimento, se qualcosa mi preoccupa, c’è lei a farmi sentire meglio. Lei è sempre pronta ad aiutarmi e mi regala la tranquillità!” “Già. In ogni famiglia c’è una figura di riferimento per tutti, quella appunto cui ci si rivolge per avere una mano. Sarà per quello che verrò chiamata Kali?” ho scherzato, cercando di riportare l’atmosfera a quota terra. In effetti, molto spesso nella mia vita ho desiderato una dotazione aggiuntiva di braccia. Mi avrebbero fatto comodo. Al netto degli eccessi verbali dell’uomo, tipici purtroppo del suo modo d...