Il mio aiutante è rientrato alla base
Dopo
dieci giorni di assenza, mio fratello è tornato alla nostra consueta routine,
ritemprato e rilassato dalla breve vacanza. Durante il nostro rituale caffè mi ha
raccontato un po’ di cose, chiedendo poi con un sorriso se mi fosse mancato: “E
allora? Il tuo braccio destro ti è mancato? Anzi… visto che sei mancina,
diciamo il tuo braccio destro e pure sinistro!”
“Sì,
in effetti mi sono accorta della tua assenza. Però mi sono organizzata, non ti
preoccupare… Avevi bisogno di un po’ di ferie! Ero contenta a saperti in giro a
divertiti.”
“Io
non ti ho mai dimenticata, sai?”
“E
grazie! Mica ero morta…”
“No,
intendo dire che ti ho pensata spesso. Diciamo ogni volta che mi sono trovato
incerto sul da farsi.”
“Sì…?”
“Già.
Pensavo: che mi direbbe di fare la Vale? Come
si comporterebbe lei in una circostanza simile? E capivo cosa dovevo fare.
Mi è stato utile, sai?”
Ragazzi,
questo pare nulla, lo so. Non è nemmeno un controllo a distanza, come potrebbe
apparire: è solo il risultato di tante, brevi e ripetute conversazioni
intessute in questi mesi. Dopo anni di assenza (forzata) dal suo orizzonte, ho
ricominciato a farne parte. Il fatto di poter stare noi due e basta, come
quando eravamo ragazzi, è un’altra condizione felice. Interagire con me gli
offre un angolazione diversa dalla quale valutare persone e situazioni,
inducendolo a riflettere in modo inedito. Uscito dagli schemi prefissati ai
quali si era abituato (e nei quali tendeva a reiterare sempre gli stessi
errori), progredisce molto più rapidamente di prima. E tutto questo senza
toccare i suoi rapporti consolidati. Anzi: essendo molto più rilassato, vive
meglio anche quelli.
Ero
molto preoccupata, all’inizio: la paura, in casi come questo, è di interferire
con equilibri solidi solo in apparenza, rischiando di romperli e di aumentare i
problemi invece di risolverli. A quanto pare, è accaduto l’esatto opposto. L’uomo
sta decisamente meglio e mi dà retta quando lo esorto a non drammatizzare ogni
piccolezza. L’unico modo per rendersi la vita meno difficile è prenderla con una
certa leggerezza: non impermalirsi per le sciocchezze aiuta, non istruire processi al prossimo per ogni minima frase mal scelta è una politica consigliabile. Starmi vicino credo
gli stia insegnando soprattutto questo. Sono molto, molto soddisfatta.
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