Fratelli coltelli



I mobilieri hanno quasi terminato il loro lavoro. La casa dell’informatico entro stasera sarà operativa: una quindicina di giorni al massimo e il clan di Casa per Caso perderà il primo pezzo.
Ieri sera la Miss ed io siamo andate a sbirciare il work in progress assieme a due amiche: entusiasmo generale, grande approvazione e ammirazione per tutto, da parte di tutte.
Stamattina, mi alzo dal letto pensando che ci siamo davvero: per quanto il ragazzo non migri chissà dove, nonostante sia un passo fisiologico e quanto mai opportuno, sempre di distacco si tratta. Impossibile impedire a un pezzetto del cuore di mamma di contorcersi.
Così rimuginando, mi trovo di fronte l’oggetto delle mie riflessioni, intento a infilarsi un paio di calzoni. In ingresso.
“Ehm… Mi sa che ci stiamo accorgendo che il momento è vicino. Stanotte mia sorella ha dormito con me!” ridacchia lui, indicando la sua camera da letto immersa nel buio. 
La Miss è lì, sul lettone, ancora addormentata, mentre il suo fratellone sgattiola via per andare al lavoro.
Evito qualsiasi commento. Altrimenti mi sale la lacrima e precipito nel ridicolo.

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