Rifiuti & compleanni
Persino Jurassico è rimasto impressionato. Ieri pomeriggio siamo tornati a
casa e abbiamo trovato una collina di detriti in mezzo all’ingresso: i ragazzi
avevano vuotato l’armadio.
“Mamma, non sappiamo come destreggiarci in mezzo a ‘sta roba…" hanno dichiarato, passando a me la patata bollente dello smaltimento intelligente.
Chissà perché, quando è richiesto l'uso del cervello per motivi prosaici, i miei familiari non riescono ad accenderlo. Ne riservano l'utilizzo per ben più noblili scopi, evidentemente.
Supermamma, vista la mala parata, si è messa lestamente al lavoro.
Risultato: cinque sacchi di vestiti da regalare ai poveri; due di secco non
riciclabile inumati nell’apposito contenitore,
già pieno un giorno dopo averlo fatto vuotare. Quattro sacchi di plastica
riciclabile, il bagagliaio della SW zeppo di carta, il sedile accanto al
guidatore ingombro di stampanti e simili. Il tutto esattamente sei ore dopo
aver scaricato la macchina in discarica, carica almeno tanto quanto. A tale
proposito, l’amato consorte quasi quasi s’ingelosisce, nel constatare l’entusiastica
accoglienza riservatomi dal personale dell’ecocentro.
Ho salvato alcuni libri, regalandoli alla bimba dei miei amici, idem dicasi
per una mezza dozzina di pupazzi di peluches, mentre una ventina di romanzi per
ragazzi saranno consegnati alla locale biblioteca.
Finito di razzolare in mezzo ai rifiuti, ho allestito una cena di fortuna e
abbiamo festeggiato il compleanno del nostro informatico assieme ai soliti
noti, chiamati all’ultimo secondo per due spaghetti, un panino col salame e una
fantastica torta con le mele, gentile dono della nonna Iside.
Piacevole conclusione di una giornata che poteva andare assai peggio: c’è
sempre qualcuno (tra i parenti) che non sa individuare i limiti entro i quali
contenersi. Il che non manca di precipitare me in crisi: difendere i miei spazi a volte mi sembra una lotta impari...
Meno male che Jurassico, viceversa, sa sempre come rimettere le
cose a posto senza litigare con nessuno, salvaguardando la serenità della sua famiglia.
Avercene, di mariti così: un paio di amiche mi hanno già chiesto un campione
del suo DNA. Pare che lo vogliano clonare.
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