Voglio una vita spericolata
La qui presente mamma anatra, per svariati giorni, ha guidato i suoi anatroccoli (!) tra i massi, inabissandosi fra rocce aguzze e larghi dorsi di mulo, ricoperti di un insidioso vello di alghe. Vagamente disgustose e assai scivolose. Dopo averci guadagnato un ginocchio bluastro, con delicate sfumature
verdine, e un paio di graffi alle cosce, l’ho notato.
Sulla parte destra della baia flottano, placide, svariate piccole imbarcazioni. All'àncora.
Non
si “parcheggia” sugli scogli, no? E difatti…
Quattro
sassetti in tutto. Minuscoli e stondati: una discesa in acqua di tutto riposo. Non dico che si possa
tuffarsi di testa – il rischio di schiantarsi su qualche masso seminascosto rimane – ma almeno non dobbiamo recitare più la parte dei
fachiri.
Pensarci
prima, no…? Macché. Sarà il sole, sarà il mare, ma ho il cervello
disconnesso, da quando sono qui.
Ieri mattina,
sfidando le intemperie – leggi: cielo appena velato – mi sono lanciata
nella mia solita nuotata fino alla boa. Un tragitto di sei, ottocento metri in
tutto. Roba da nulla, specie se una viaggia con calma e
metodo, come la sottoscritta. Peccato che, a riva, ci fosse la Miss. Una Miss
molto lucertola e poco cetaceo: l’esatto opposto delle sua qui presente
mammina. Il peggioramento del tempo, con un improvviso rovescio di ben venti
gocce d’acqua, l’ha precipitata nel panico. Vedendomi nuotare decisa verso la
macchia gialla, prima ha cercato di richiamarmi, poi ha tentato di sospingere
in acqua il gaglioffo, per spedirlo ai recuperi. Saggiamente, costui le ha
risposto picche: anche se non se la cava malaccio, dovrebbe correre parecchio
prima di prendermi. Quando nuoto non mi batte nessuno, a Casa per Caso. Il
ragazzo confidava in un mio pronto rientro alla base: che si è puntualmente
verificato. Giunta quasi a riva, sono stata attratta dagli ampi segnali della
fanciulla, che mi richiamava a terra con urgenza.
Il
tragitto di ritorno è stato segnato dai suoi aspri rimproveri: “Tu sei matta!
Nuotare con la pioggia!”
“Embè?
Mi dovrei preoccupare di non bagnarmi?”
“E
se ti prende un fulmine?!”
“Ma
mica c’era il temporale…”
“Non
importa! Si fa il bagno SOLO CON IL SOLE! Insomma, io ero stradisperata…”
Arrivata in vista del camper, ha reso edotto il papà delle mie performance: il quale papà ha colto immediatamente l'occasione per provocarmi, dandomi dell'irresponsabile aspirante suicida.
Arrivata in vista del camper, ha reso edotto il papà delle mie performance: il quale papà ha colto immediatamente l'occasione per provocarmi, dandomi dell'irresponsabile aspirante suicida.
Mamma
mia, quanto sono iperprotettivi. Mi trattano come fossi di cristallo.
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