Superjurassico is back

Era ora. 'Sta storia dell'anca sbilenca gli stava sbilanciando anche il cervello. In famiglia non lo sopportavamo più, e pure sul lavoro ormai stava dando segni di una tensione ormai non più dissimulabile.
Se fino a un'ora prima dell'intervento negava la realtà, rifiutando di ammettere di essere giunto ben oltre il punto di non ritorno, e mi fissava come la cattivona che lo voleva affettato e infilzato come uno spiedino, all'uscita della sala operatoria il miracolo era compiuto. Nonostante la sofferenza, gli era tornato il sorriso: soddisfatto per l'esito dell'intervento, era nuovamente ben disposto verso l'universo. Quanto alla sottoscritta, mi guardava come fossi stata la Madonna della salute. Mi ha addirittura detto che sono terapeutica... Effetti collaterali da morfina, non mi faccio illusioni. Da sobrio una roba così non me la dice manco morto!
Comunque sia, sono bastate un paio di ringhiate per ricondurlo alla ragione, quando ha tentato qualche improbabile volo pindarico.
Arruolata come infermiera notturna, avrei dovuto arrangiarmi su una poltrona stile dentista, con garanzia totale di non riuscire a chiudere occhio.
Su suo suggerimento, mi sono portata da casa la nostra chaise longue da campeggio: idea brillante. Comoda come un pascià, stanotte sono persino riuscita a dormire un po', accanto al suo letto di dolore. E ogni volta che qualcuno entra e mi vede sdraiata col libro tra le mani, trasecola. Credo non abbiano mai visto un'assistente così scialla...
Stanotte lo abbandono, ma dormirò in un B&B a dieci minuti da qui, per presenziare domattina ai suoi primi passi con la zampa nuova.
Prometto notizie fresche. Intanto, passo e chiudo!




Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Una vita che non posto: 8 marzo

Una famiglia tradizionale (???)

La Karly mi fa piangere!