Help!
Ok. Non si giudica un libro dalla copertina, e dunque nemmeno una giornata sulla base delle due ore inaugurali. Però ci sono giorni nei quali ti penti e ti duoli di essere scesa dal letto, mannaggia. Mettiamo pure da parte il fatto di essermi inspiegabilmente svegliata alle quattro del mattino. Scarse. Ignoriamo di esserci lette mezzo e-book, che da quando ho il libro virtuale dotato di illuminazione strategica posso passare le notti in bianco, senza che il tricheco al mio fianco cambi anche solo il ritmo della ronfata. Manco più il deterrente del marito che sbofonchia una protesta, ho più. Ormai siamo alla lettura compulsiva. Però ritrovarmi con il pavimento zozzo che manco avessimo invitato a cena una mandria di bufali (in effetti, una mandria di diciassettenni però c’era, ieri sera…), la cucina in stato di abbandono (gravissimo errore non aver fatto funzionare la lavapiatti a pranzo, ancorché seminvuota…), le ceste del bucato traboccanti un’altra volta (ma non avevo lavato ...