Che festa queste feste

Io: "A scuola...?"
"Non ne parliamo. Sono stato circondato. In otto mi hanno immobilizzato e poi si sono messi a urlare!"
"Wow. Sarai passato inosservato..."
"Da vergognarsi."
"Ma... Quante donne tra quelli che ti accerchiavano?"
"Erano SOLO donne. Sono sempre attorniato da uno sciame di femmine, io."
"Povero. Pensa te la sf@@@!"
"Già."
La Miss: "Però non hai portato niente da mangiare... Due pasticcini potevi anche offrirli!"
"Ahahah! Vero... Me lo hanno detto tutti. Vergognati, tu che vesti solo Abercrombie perché c'hai i soldi, manco due biscotti per la tua festa!"
Io, solo col pensiero: "Non si sono accorti dei svariati rammendi sulle magliette, dunque... Fiuuuuu!"
Nel frattempo, tra i due maggiori si sviluppa una dotta conversazione circa la corretta alimentazione dello sportivo, su quanto ognuno dei due spenda per mangiare e su come tenere sotto controllo la bolletta della luce. A tale proposito, inizio a pensare di andare a lezione dai miei figli: sono mooooooolto più parsimoniosi di me!
La cena si svolge tra scoppi di fragorosa ilarità: sembra che quando sono tutti assieme il sense of humour conosca un potenziamento. 
Verso fine serata, l'informatico fa per andarsene; e qui la Miss e il gaglioffo lo fermano con un grido: "Altolà!"
"???"
"Che tu non creda di portarti via la torta. Quando mai si vede una rondine volare con un verme in bocca dal suo piccolo che ha lasciato il nido? Mai! Una volta partiti, basta. E' finita. Il nido è qui, la torta resta qui!"
"Ok, ok... Me ne ricorderò. La prossima volta che mi chiederete di farvi la pizza, vi rispedirò al nido!"

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