A proposito di gatti...



Anche i gatti se la sono cavata egregiamente in nostra assenza. Unico problema, quando la mamma non c’è, i gatti ballano. L’infingardo certosillo si è abituato a vivere in casa praticamente sempre, mollemente spaparanzato qui e là. Di preferenza sul nostro letto.
Ora che sono rientrata alla base e cerco di ripristinare le vecchie, sane regole che vogliono i quadrupedi fuori casa, basta una finestra dischiusa e questo è il risultato:





Dodici ore di pennichella non stop.
Tra l’altro, il vile comprende che se mai mi riesce lo sbatto fuori di casa (dove c’è lui i divani non sono al sicuro…) e quindi scappa come una furia, saltando sui sofà come una molla e sfrecciando da un lato all’altro della casa come un ghepardo.
Jurassico, preoccupato per l’arredo e per la sua auto, lo insegue minacciandolo di farlo arrosto. Ma quando finalmente riusciamo a defenestrarlo, non riesce a trattenersi dal ridere: “Indemoniato. Hai un gatto indemoniato!”
Già. Solo che il nostro non chiama un esorcista. Anzi. Appena mi allontano da casa, è il primo ad accogliere il clandestino a braccia aperte, concedendogli di ronfare tra i cuscini del divano tutta la sera. Alla faccia della coerenza.

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