Ma quanta roba inutile...
…
conserviamo gelosamente?
Ragazzi,
nelle mie operazioni di riordino ho trovato sciarpe risalenti ai tempi del nido
del gaglioffo, camicie da notte stinte e sdrucite, reggiseni che cascano a pezzi,
calzini bucati e scarpe talmente vetuste da non poter essere spacciate nemmeno
per vintage.
Nell’allestire
i sacchi da portare alla Caritas mi ritrovo a gettar via più di qualcosa:
sarebbe insultante persino per loro, ricevere robaccia del genere.
Ieri,
frugando tra le medicine che la Miss conserva in camera sua (ognuno di loro ha
la sua piccola scorta personale: non chiedetemi perché…) ho scoperto una
scatola di Zerinol scaduta dal 2007.
Come
un lampo, mi ha attraversato il cervello il ricordo della zia Armida, e delle
invereconde pile di pomate e pomatine (tutte rigorosamente scadute) che
sciorinava davanti agli occhi inorriditi del mio papà (suo nipote), farmacista.
Anche
lei affetta da mania di conservazione (una stanza di casa sua era completamente
ingombra di scatoloni di cartone; non solo non li buttava. Se ne andava a prendere di freschi alla
cooperativa: non si sa mai. Quelli li eliminano
e a me potrebbero sempre servire… ), ha reso necessario l’intervento di due
camion per sgombrare la casa al momento della sua morte.
Non
è che il suo spirito si stia reincarnando nelle due Valentine di casa…?
Sono
preoccupata. Mi sa che chiamo un ghost-buster e ci faccio riprogrammare.
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