Cose da buttare...
…
e cose da tenere. Breve bilancio del 2011.
Fra
le cose da buttare, le finanze: che anno da dimenticare, ragazzi. A tutti i
livelli: auguriamoci che l’anno a venire ci regali un minimo di sicurezza in
più. Ce n’è un estremo bisogno.
Via
le bugie, l’ipocrisia e le finzioni: meglio sfuggirle. A gambe levate: sennò, per fare la
diplomatica, rischio di restarne intossicata.
Meglio
la verità, per quanto possa essere dura: quella si può affrontare. La nebbia
delle cose non dette, invece, ti inghiotte e ti fa perdere la strada.
Se
poi la verità la posso affrontare assieme a quelli che amo, meglio ancora: ci
sono fardelli che pesano meno, se siamo in tanti a portarli.
Via
gli oggetti inutili, i libri illeggibili, i vestiti immettibili e le scarpe da
vecchia befana; se insisto a tesaurizzare tutto, prima o poi ci dovremo
trasferire noi.
Da
domani, si butta. Senza se e senza ma: e la cosa vale anche per Jurassico e per
i suoi vestiti del ’96. Non ci rientrerà mai; meglio se ne faccia una ragione.
Cose
da tenere: tutti i momenti condivisi con i miei figli. Le sedute di scuola di
cucina con i maggiori, le passeggiate con la Miss, le chiacchierate a due con il gaglioffo. Tante piccole, grandi occasioni per sentirci vicini,
nonostante i mille impegni che ci tengono lontani.
Gli
attimi rubati con e per Jurassico: sempre troppo preso dal lavoro, però mai
tanto da dimenticare di avere una moglie, a casa, che lo aspetta. E mai troppo
stanco per inventarsi qualcosa di interessante da fare, un posto dove andare,
un luogo bello da vedere. Insieme, noi due.
Gli
amici: quelli di sempre, che ci sono sempre e sempre ci saranno, e le new
entry, entrate di diritto a far parte della mia vita. Grazie a tutti. E’ bello
sapere che ci siete.
Un
blog, un libro: pagine scritte col cuore, che mi hanno regalato tanto. Tanto in
termini di affetti, di amicizia sincera e di grande vicinanza umana, anche con
persone lontanissime.
Quello
che spero per il nuovo anno: che stiamo bene tutti. Anche i nostri grandi
vecchi.
Vedere
andare a posto i tasselli che mancano al buon funzionamento di Casa per Caso;
specie quelli sui quali non ho potere giurisdizionale.
Risolvere
alcuni problemi di parenti e collaterali vari, in modo che non ci precipitino
in testa, sommergendoci.
Che
a tutti i miei amici le cose inizino a girare per il verso giusto: ci sono alcuni
per i quali la notte è durata fin troppo.
Che
non mi sparisca nemmeno un gatto: ci sto troppo male, ogni volta.
Quello
appena concluso è stato un anno assai difficile, per vari motivi: ma lo chiudo
comunque con un bilancio positivo, almeno sotto il profilo degli affetti. E
questo anche grazie a voi: mi sembrava giusto dirvelo.
Grazie.
Grazie di cuore, a tutti.
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