Pericolosi catorci o pazzi su un catorcio?


Ricevo e volentieri pubblico:

mi si è staccata la sella in strada l’ho buttata via  :-(  che figura

Vi lascio immaginare l’autore di questo pezzo letterario. Quando l’ho letto, credevo di morire: gliel’ho anche scritto, ma ho sbagliato il lancio dell’sms, tanto mi stavo contorcendo.
Appena tornato a casa, il protagonista dell’incidente mi ha gratificato della radiocronaca in differita.
“Mamma, stavo pedalando bello tranquillo, quando improvvisamente mi si stacca la sella! Sono rimasto lì sospeso sui pedali per qualche secondo, col vigile che si ammazzava dalle risate. Poi sono saltato giù e ho lanciato la sella nel cestino, piuttosto incazzato: che razza di bici mi hai comprato, che perde i pezzi per la strada???  I miei amici erano in punto di morte, tutti quelli attorno a noi mi guardavano, sghignazzando come pazzi. E ci credo. Stavo schiantando dal ridere anch’io!!!”
La sottoscritta non si descrive nemmeno. Ne va della mia dignità…
“Mamma, piantala di fare così, che ti soffochi. Comunque, il peggio è venuto al ritorno. Sono tornato pedalando in equilibrio sui pedali, col piede che mi sfuggiva ogni tanto e la schiena che andava indietro..”
“Figlio, mi resti impalato! Ma sai che hai rischiato di ammazzarti?!”
“Già. Ma avevo fame e volevo arrivare prima! Sembravo uscito da un film di Fantozzi: c’era la gente che si voltava a guardarmi, con gli occhi fuori dalla testa! Senti, oggi ho un sacco di matematica da studiare: me la porti ad aggiustare tu…?”
Eccolo lì. Con la faccenda dello studio riesce sempre a incartarmi. 
Detto, fatto: caricata la bici in auto (la station wagon che usano i ragazzi), ho tentato di partire.
Peccato non guidassi quella macchina da mesi: ormai abituata al cambio sequenziale, mi sono dimenticata il mio piede sinistro: ho fatto morire il motore un paio di volte, prima di ricordarmi che si usa la frizione. Riattivato il sinistro, ha iniziato a darmi problemi il destro: ai semafori, faticavo a partire, dimentica che la macchina a benzina ha bisogno che le si dia gas, per partire. Insomma, fra ‘sta bici senza sella che occhieggiava dal bagagliaio e l’andatura a singhiozzo, sembravo veramente una squilibrata.
Se qualcuno tiene sotto osservazione la mia famiglia, avverte gli assistenti sociali. Ormai, siamo classificabili come caso umano.

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