Cortocircuito cerebrale
Non
c’è altra spiegazione. Non si spiega in altro modo come una melomane, che ha trascorso
il liceo consumando il nastro della
Boheme (finendo regolarmente in lacrime, in corrispondenza con l’epilogo…) possa
trasformare una vecchia zimarra in un
vecchio scarpone. Roba da ricovero
alla Neurodeliri.
Del
resto, da una che non imbrocca mai il nome dei suoi figli al primo colpo, una
che ha scritto roccie in un post
indelebile, inventandosi sotto esame l’improbabile avverbio infattamente, non c’è da sperare di
meglio.
Stavolta,
però, non correggo: resta lì, la fesseria, a imperitura memoria. Chissà che
rilegga, la prossima volta, prima di pubblicare: magari evito ‘ste figure da
cioccolatino.
Ora
vado a leggere i vostri commenti. Se mi avete massacrata, avete fatto bene.
VERGOGNA!
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