Osservazioni antropologiche
Che posto rilassante. Le signore si portano a spasso i loro chili di troppo con
assoluta serenità: il sovrappeso qui è considerato normale, è palese. Non ho
visto lo straccio di una palestra, un centro benessere, uno specialista in massaggi drenanti o
anticellulite. Niente di niente.
In
compenso, i posti di ristoro si sprecano. A ogni passo, c’è la possibilità di
peccare: voluttuosamente e in modo variegato. Dal dolce al salato, con
particolare predilezione per il piccante, ce n’è per tutti i gusti. Il paradiso del gaudente.
Nessuna
espressione depressa, dipinta in volto a ragazze decisamente abbondanti: sono l’immagine
della gioia di vivere. Lontane dalla bellicosa ostentazione con cui le over-size delle
nostre parti si strizzano in improbabili stretch e microabiti, vanno tranquille
per la loro strada, sorridono morbide, in abiti morbidi, che le fanno sembrare
ancora più morbide.
Pur
essendo un posto di mare, non c’è alcuna gara a scimmiottare le varie
sciacquette televisive, filiformi e con rigonfiamenti artificiali vari: sono
prosperose di loro, e ne vanno fiere.
Quanto
agli uomini, sopra i trentacinque esibiscono tutti con orgoglio un profilo a
tartaruga. Rovesciata: con intensificazione della curvatura, via via che
aumentano le primavere del soggetto. Anche gli uomini hanno un’aria
soddisfatta. Glielo si legge in faccia, che mangiano da dio. Mettersi a dieta,
in un posto come questo, credo sarebbe considerato un atto eversivo.
Certo,
qualche eterea fanciulla si nota anche qui: sottile come un giunco, spicca fra
le altre, che di solito sovrasta di tutta la testa. Un po’ troppo truccata,
ingioiellata, sfoggia un outfit da velina: ma risulta decisamente fuori luogo.
Pare un pesce fuor d’acqua: e in un posto dove i pasci ti sgusciano fra le
mani, mentre nuoti, fa ridere sul serio.
Una
nota particolare la meritano gli aspiranti tronisti: dotati di corredo
muscolare d’eccezione, tartaruga d’ordinanza – messa giusta, stavolta – e sorriso
smagliante, vagano in slippini e ciabatte anche in pieno centro. Alcuni non
resistono, e cadono sulla catena pendente dal collo, ma il più interessante è
stato quello incrociato ieri mattina. Da come sorrideva, molto compreso della
sua avvenenza, era davvero convinto di essere Costantino 2, la vendetta. Peccato
che, avendo optato per un costume da bagno decisamente molto ridotto, di tanto
in tanto fosse costretto ad aggiustarsi
i gioielli. Con un effetto scenico decisamente deprimente.
Tamarri
a parte, comunque, e aspiranti letterine da esportazione, la popolazione locale
è rilassata, rilassante e molto gentile. Una cosa degna di nota è che tutti
sorridono con facilità e non sembrano mai andare di fretta. Eppure, lavorano
anch'essi. Molti di loro, sette giorni su sette: il che non impedisce loro di
sorridere alla vita, a quanto sembra.
Sarà il mare cristallino, sarà il cielo turchino, sarà la simpatia della popolazione locale, ma se penso a quando dovrò tornare al clima padano, mi vien quasi da piangere. Per svariate ragioni.
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