Coupé con autista
Non so i vostri: il mio mi fa ammattire. Marito, intendo.
Oggi Elastigirl e io siamo attese a casa di un'amica, a una discreta distanza da casa: ottima occasione per Mpc per testare la nuova auto. O così credevo, almeno.
Il Jurassico della situazione si è offerto di farci da autista: quattro viaggi, si fa, pur di guidare lui lo squalo. Va da sé che l'opzione "No, grazie..." non è contemplata.
Una volta stabilite le modalità di trasferimento, quel losco soggetto ci ha stravolto i piani di viaggio: siamo partiti tre ore prima del previsto.
Costrette a prepararci alla velocità del fulmine, siamo dovute letteralmente correre fuori di casa, per non perdere il nostro treno coatto. Ho afferrato il portatile, per riuscire almeno a battere il posto di oggi, e vi giuro che lo sto scrivendo all'Autogrill. In attesa che l'ora dell'appuntamento si avvicini: non ci possiamo presentare da Silvia con due ore di anticipo!
Lo ammazzerei.
Però, però...
In auto, lo sento che borbotta: "Devo mettere un po' di jazz, nella playing list di questa macchina..."
"No! Non mi infliggerai il jazz!"
"Per quando viaggio solo, stai tranquilla... Inoltre, ti faccio presente che questa è la MIA macchina!"
"E da quando tu hai il controllo sulle TUE cose? Chi detiene la tua chiavetta operativa sul cc bancario? Chi ha il tuo bancomat? Giusto la carta di credito, ti ho lasciato..."
"Mhm. Anche il mio cuore.."
"Il tuo cuore? Intendi dire che controllo anche quello...?" mi squaglio io, già in modalità amoremioquantèromantico.
"Già."
"Tranquillo, mio caro. Quello è stato uno scambio alla pari. Io controllo il tuo, tu controlli il mio..." rispondo, con le mezze luci agli occhi e il tono languido.
E qui l'uomo mi afferra la mano e me la bacia.
Ed ecco Mpc che si squaglia come un gelato al sole, dimentica di tutto il trambusto che l'infingardo le ha inflitto.
Riesce sempre a farsi perdonare tutto. Vigliacco.
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