Dieci anni dopo. Rileggo ciò che scrivevo alla mia giovanissima figlia, osservandola con gli occhi carichi d'amore di una mamma orgogliosa e un po' spaventata all'idea di consegnare a un mondo ingeneroso e vorace la mia splendida, ingenua ragazza. Oggi la guardo, ormai donna fatta, intelligente, preparata, forte, consapevole del proprio valore, impossibile da manipolare e decisa nel perseguire i propri obiettivi. Sempre bellissima, affettuosa, buona e affezionata, mi prende dolcemente in giro, nascondendo dietro una risata divertita un amore e un'ammirazione che mi commuovono e mi scaldano il cuore. Sono passati tanti anni, da quando l'ho accolta nel mio cuore e nella mia vita. Siamo cresciute entrambe, ci siamo confrontate, qualche volta scontrate, molto più spesso abbracciate, perché tra le braccia l'una dell'altra anche la sofferenza più grande diventa meno difficile da sopportare. Oggi mi godo il suo sorriso, e la guardo dispiegare le ali, pronta
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