Non fiori, ma opere di bene

Il Jurassico da medico è diventato paziente. Da stamattina.
Negli ultimi giorni ha salutato amici e parenti, ha raccomandato al gaglioffo di occuparsi di me (ricavandone un sonoro sberleffo) e ha deciso di fare testamento.
Salvo cambiare idea quando ha scoperto di doverselo scrivere di suo pugno, invece di far fare tutto a me, limitandosi a firmare in calce.
L'ho lasciato in tuta e scarpe da ginnastica, a guatare torvo le stampelle, appoggiate lì, in attesa di sostenerlo nei suoi primi passi.
Domattina all'alba lo raggiungerò, per soffrire in silenzio mentre me lo affettano, e riempirlo d'improperi quando, svaniti i fumi dell'anestesia, inizierà a fare l'indisciplinato, ostinato, insopportabile malato occulto. Nel senso che sta male, ma non lo ammette. Nemmeno con se stesso.
Saranno giorni molto duri...
Vi terrò informati!

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