Back home

La Miss ha fatto rientro alla base, con grande gioia della sua mamma. E' stata dura averla lontana tutti questi mesi, e che mesi...
Ce la siamo andati personalmente a ritirare, a dire il vero: la quantità di bagaglio al suo seguito avrebbe fatto invidia a Ivana Trump. A inizio e fine anno, mamma bancomat diventa mamma pony express. Che poi, alla fine, Jurassico trova sempre il modo di aggregarsi, prendendo il comando delle operazioni. 
E meno male, aggiungerei: in autostrada la sua presenza di spirito ci ha evitato di rifare il muso dello squalo contro la coda di un'auto bloccatasi all'improvviso. 
Il tizio prima di noi ha evitato l'impatto grazie a un pertugio apertosi all'ultimo, che gli ha consentito di sgabbiare superando l'ostacolo improvviso sulla destra. Noi ci siamo bloccati a dieci centimetri dal paraurti nemico grazie a due profondi affondi del pilota sul freno e all'estrema efficienza dello stesso. A me poi ci sarebbero voluti i sali, ma insomma ce la siamo cavata. 
Abbiamo raccolto pupa e allori (le suore si sono complimentate molto per le qualità e le perfomance universitarie della nostra fanciulla, la quale ci ha consegnato un libretto corredato persino di un trenta e lode) e l'abbiamo ricondotta al paesello natio. 
Qui l'attendeva un fratello entusiasta di vederla, un gatto che già si è installato sul suo letto in pianta stabile, e i duecento manicaretti di mammina, impegnata a risarcirla del digiuno autoimposto negli ultimi tempi. 
Esami sudati e patiti, i suoi: nelle ultime due settimane, non usciva nemmeno per andare a fare la spesa. Ha rischiato di autodigerirsi, credo. 
Domani dovrebbe rientrare il filosofo e tornare pure l'informatico, poi sono previsti libagioni e festeggiamenti. Un altro anno è passato, e considerati i risultati... Una bella bottiglia per brindare ci sta tutta. Davvero. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Una vita che non posto: 8 marzo

Una famiglia tradizionale (???)

La Karly mi fa piangere!