Piccole donne crescono

“NOOOO!!!” ruggisce Jurassico.
La Miss lo fissa, trasecolando: “Che c’è?”
“NOOOOOOOOO!!!” insiste il pater familias.
La Miss: “Embè?!”
“Dove vai con quel vestitoooo??? E’ cortissimo!!!”
“Papà. Il vestito è corto, ma sotto ho i pantacollant. Neri, tra l’altro! Smettila, per piacere: sono vestitissima.”
“Nonononononono. Troppo corto, troppo stretto, troppi capelli, troppo bella, troppo…”
Smack.
“Papà, finiscila. Non esco mica da sola! Mi accompagna il mio ragazzo.”
“APPUNTO!!!” geme il padre, distrutto.
Risata della fanciulla, che si rivolge a me, sbattendo gli occhioni: “Mamma, mi presti il tuo orologio con la ghiera intercambiabile…?”
“Mhm. Te lo presto, ma trattalo bene. E’ un regalo della nonna, e ci tengo!”
“Mamma, per favore. Guarda che bene tengo la tua borsetta nera… La uso sempre, ed è perfetta!”
“Ecco, appunto. Quando ti presto una cosa, non la vedo più. La cosa mi preoccupa.”
“Già. Questa borsetta è diventata mia, ormai. Sai quanti complimenti mi fanno, quando la vedono?”
“Ecco, appunto. A me non li fanno più, invece. Vado in giro con certe borse da recupero, da quando te la sei fregata… Un altro po’, e mi faranno la carità.”
“Mamma, sei un pennuto.”
Smack!
Bing bing.
Le è arrivato un sms.
“E’ qui. Ciao, ciao, io esco!”
Lasciandosi dietro un lieve sentore di profumo, la leggiadra visione svanisce, lasciando i due vecchi genitori in cucina, a fissarsi in silenzio. 
Quant'è difficile, guardarli volare fuori dal nido... Anche se ormai le loro ali sono robuste, a noi sembreranno sempre pulcini.

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