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Visualizzazione dei post da aprile, 2020

L'infezione virale peggiore

Le crisi isteriche descritte sui social. Gente che, in fila al super, si fa venire le convulsioni dalla rabbia per una manovra col carrello, fraintesa. Una farmacista colpita da una secchiata d'acqua, mentre andava al lavoro in bici. Le mamme insultate dalle finestre, mentre fanno quattro - quattro, di numero - passi sotto casa, con il bambino. Per tacere dei runner, i primi a restare vittime di questo clima da caccia alle streghe. Perché la verità è questa: per l'italiano (Minuscolo, sì. Come lui) rancoroso, le regole esistono solo per gli altri. Chiuso in casa, costretto per la prima volta a fare come tutti, se vede qualcuno di "privilegiato", o che - in qualche modo - crede sia riuscito ad aggirare i divieti, vede rosso. E come un toro infuriato, incorna. Non per la rabbia della presunta infrazione. E nemmeno per un'esagerata paura. Quella è invidia. La verde, squallida, accecante invidia di non esserci riuscito lui, a farla in barba alla legge. L'

Andrà tutto bene

Il Gaglioffo scende, cinto di un asciugamano ai fianchi, declamando: "Ammmooore..." "Mhm?" "Una mutanda...? Un calzino, anche bucato...? O devo restare così,  Egyptian stile? No, perché i miei cassetti sono vuoti! Totalmente e desolatamente..." "Ah, sì,  'spetta... Non ho piegato il bucato, ancora!" Mi precipito a prendere la  cesta, posandola sul tavolo della cucina. "Qua, ecco. Mi bastano tre esemplari, tranquilla. Poi fai tutto con calma." Recupera il necessario, infila la scala, sempre drappeggiato come Tutankhamon, brontolando: "Tutto a Milano, por@%¥@£"*#"*$. Finirà, %&@¥@$£"&#, anche 'sta quarantena!" Resilienza in atto, a Casa per Caso.