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Visualizzazione dei post da febbraio, 2016

Scoperte on line

"Mamma, lo sai che ho scoperto che si può fare la pizza con la farina di cavolo?" Alla nostra espressione stupefatta, il filosofo spiega la ricetta. Io rilancio con il sale ricavato dal sedano, commentando poi: "Su internet si trova proprio di tutto..." Il gaglioffo, seduto a far colazione, chiosa: "Pensate che io ho scoperto che si può persino avere una madre normale... Non ci avrei mai creduto e invece è proprio così!" Ho chiesto a Jurassico perché quella volta non è andato a farsi una partita di tennis, invece di farmi concepire un elemento così...

Schizofrenia letteraria

Ok, ho fatto outing e ho ammesso di essermi messa a scrivere di nuovo. Il che fa di me una scribacchina impenitente, ma nulla sottrae alla mia natura di lettrice incoercibile.  Da quando ho scoperto l'uso dell'e-reader, poi, la mia mania è diventata incontenibile: nemmeno le tenebre sono in grado di fermarmi. Novella Lady Nosferatu, nel cuore della notte sono vispa come un canarino e macino pagine e pagine virtuali con la testa nascosta sotto le coperte, mentre Jurassico, accanto a me, ronfa beato.  E se come autrice mi rendo conto di non essere Manzoni, come lettrice Manzoni me lo sono letto a tredici anni. Due volte. Il che fa di me una lettrice non solo accanita, ma soprattutto attenta, espertissima e piena di pretese. L'ultimo e-book che sto leggendo ha scatenato la furia che c'è in me: la prima volta che l'ho letto, ci ho trovato centoventi cose da cambiare. Centoventi!  Da notare che, in precedenza, tale e-book è stato un file word, al quale avevo appor

Romanticismo coatto

Il miele si spreca, a San Valentino. Iniziative (commerciali) di ogni tipo si susseguono per più di un mese, nella speranza di incentivare gli acquisti dei clienti innamorati. Ieri, in palestra, transito davanti a un vetro, sul quale noto una costellazione di bigliettini. Mi fermo a leggerne alcuni... Citazioni di stampo amoroso, a firma di Platone, Herman Hesse e... Max Pezzali. Vorrei psicanalizzare il soggetto che ha creato questo accostamento. Deve aver avuto un'infanzia difficile. 

All'amica che ha scritto un romanzo e lo vorrebbe pubblicare

Questo è un post per aspiranti scrittori. Da brava scribacchina fallita, posso dire la mia sull’argomento. Problema numero uno: viviamo in un Paese dove tutti scrivono, ma pochissimi leggono. E’ un po’ come aprire un negozio di cappelli un paese di gente senza testa. Problema numero due: come dice un libraio amico mio, scrivere un buon libro è solo in 5 % del lavoro. Quello che segue, trovare qualcuno che te lo pubblichi e te lo distribuisca, è un’avventura. Anche perché il 99% di quello che viene prodotto è impubblicabile (questo me lo scrisse una volta Severgnini). A chi soffre, come me, di questa incoercibile necessità di scrivere, suggerisco innanzi tutto di leggere. Divorate libri come se non ci fosse un domani, ragazzi, e fatelo con i sensi ben all’erta: perché vi piace quel romanzo? Qual è il suo punto di forza? La storia regge, riesce a catturare il vostro interesse e a trattenerlo fino all’ultima pagina? C’è qualcosa nello stile a rendere unico quell’autore? E non p

Lo odio

Sono al telefono con mia madre. Il gaglioffo s'inginocchia al mio cospetto, mimando un cuore con le dita. Lo mando al diavolo con un gesto.  Chiudo la conversazione, e lo fisso. Lui fa lo stesso: pronta per andare in piscina, indosso un paio di leggings e una felpa vecchia, rubata al suo armadio. I capelli sono un po' scarmigliati, ma fra mezz'ora sarò a mollo... Lui scuote la testa, quindi mi saluta: "Ciao, bellezza rustica!"  Prima o poi me le paga tutte, quell'infingardo. Lo detesto!

Rieccola...

Ciao a tutti. Rieccomi: no, non sono morta. Nemmeno malata, o intenta a curare malati gravi. Per carità, è una settimana che mi divido tra ambulatori e ospedale, ma si tratta di minutaglia di ordinaria amministrazione. In questo intervallo sono concessa una vacanza a 2.000 metri assieme al mio orso bruno, utile a ricondurlo a una forma – quasi – umana. Ho sciato, passeggiato e mi sono disintossicata. Nel frattempo, il gaglioffo quasi faceva saltare la Stamberga, grazie a un amico siciliano, poco avvezzo ai caminetti accesi. La banda dei sette, i quali avevano colonizzato la nostra abitazione approfittando della nostra assenza, si erano procurati clandestinamente un comburente a base di cherosene (orrore!) e il pollo siculo l’aveva utilizzato a fuoco acceso. Risultato: un rogo alto fino al tetto, e il terrore a farla da padrone, per alcuni, lunghissimi minuti. Per fortuna ci siamo risparmiati il ritorno di fiamma, o il pollo sarebbe finito arrosto. Vi risparmio i commenti di Ju