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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Ci sono momenti...

Ci sono momenti nei quali vorresti fare tante cose per loro, ma non puoi fare altro che stare tranquilla e lasciarli fare. Sapranno muoversi di certo meglio di come faresti tu.  Ci sono momenti nei quali sei così in pena per loro da desiderare di caricarti tutto il peso della situazione sulle spalle, per alleggerire le loro. Poi li guardi in faccia e capisci che l'unica ad essere in pena sei tu. Loro se la stanno cavando alla grande e quello che a te sembra un macigno per loro è un normale zainetto. Perfettamente adeguato ad ampiezza e  robustezza delle loro clavicole.  Ci sono momenti in cui li guardi e ti chiedi se sei stata in grado di insegnargli qualcosa di utile, soprattutto per quando saranno così lontani da te da non sapere nemmeno cosa gli potrebbe servire. E poi scopri che riescono sempre a uscirne al meglio, perché possiedono la dotazione più importante: gli strumenti per capire cosa è giusto fare.  Ci sono momenti topici, momenti nei quali tutti, ma proprio

Tecnologicamente inetta

Mpc e Jurassico in auto. Squillo del telefonino di lui l. "Tesoro, puoi rispondere tu, per piacere?" "Certo... Ma... Come mai..." "Che c'è?" "..." "Chi è?" "..." "Chi mi sta chiamando?" "Non capisco..." "Lo dice! Il cellulare lo dice chi mi chiama!" "... Valentina Carli. Perché ti sto chiamando?" "..." "Fammi vedere...Sì. Il mio cellulare ha fatto partire una chiamata a caso!" "Sei un disastro... Dammi quel telefono, va'!"

Feste non stop

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Il rientro del filosofo dalla trasferta orientale è stato segnato da grande entusiasmo, una grigliata epica e una festa a sorpresa a lungo pianificata.  La sottoscritta è stata reclutata con largo anticipo dagli amici di Andrea e incaricata delle manovre diversive: il mio compito era quello di tenerlo a casa. Il primo sabato dopo il ritorno in patria... La faccenda mi ha richiesto parecchio impegno, perché far per sembrare vera un'iniziativa del tutto al di fuori dalle mie abitudini ce n'è voluto del bello e del buono. Ho risolto inventandomi una cena di precetto, per  rivedere l'informatico e salutarsi tutti assieme. L'argomento  Famigghia è sempre vincente, a Casa per Caso. Nel frattempo, era stato creato su wapp il gruppo "Festa a sorpresa di Per Caso", di cui facevano parte anche due dei fratelli Per Caso, in qualità di basisti operanti nella Stamberga.  Il filosofo, un po' sfusato, parecchio stanco e in altri pensieri affaccendato, non immagina

Adotta i miei Marmocchi

Rieccoli, i Marmocchi. A quattro anni dalla prima stesura ed edizione, più di qualcuno ancora mi chiedeva di leggerli. Solo che erano spariti: fuori catalogo, out.  Non che quando erano in distribuzione fossero facili da trovare: questo libro è sempre stato più difficile da procurarsi del Santo Graal. Da quel che mi hanno detto, in libreria non ci arrivava proprio, neppure su implorazione. Unico modo di procacciarselo, ISBN. O venire a Castelfranco, alla libreria Torre di Libri. Lì mi vogliono bene e qualche copia me l'hanno sempre tenuta... Grazie, Camilla e Luca. Siete i migliori, sempre.  Tuttavia, Mpc non è donna dalla resa facile: scaduto il mio primo contratto come autrice, mi sono riciclata come scribacchina autopubblicata.  Recuperato il mio amatissimo file, l'ho rivisto, corretto e soprattutto aggiornato.  La nuova edizione si è arricchita con gli sviluppi degli ultimi cinque anni della nostra avventura familiare e di come, nonostante tutto, la sottoscritta si

Quando si dice cultura...

"Mamma, perché devo avere degli amici così ignoranti? Mi fanno restare basito..." "Che hanno fatto?" "Volevo raccontargli la storia di Medea. Mi ha colpito molto. Appena ho pronunciato la parola Medea s0no partiti per la tangente. Medea? Chi è questa Medea? La tua prossima morosa? Passami il suo profilo Facebook! "

Una recensione da gaglioffo

"Credo di essere un tradizionalista. Io queste rivisitazioni in chiave romantica dei classici non le posso proprio soffrire..." "Tipo?" "Tipo la saga Twilight. Senti, ma vuoi mettere Stoker... L'ho letto anni fa e ancora me lo ricordo alla perfezione! Anzi, quasi quasi me lo rileggo..." "In effetti, è piaciuto molto anche a me. Era geniale!"  "Infatti. E adesso mi prendono i vampiri e me li fanno sbrilluccicare al sole? Ma è roba da ragazze! Non si può: il vampiro è una creatura della notte!" "Vero..." "Vabbe', non faccio l'hater, se a tanti piace, che se lo leggano. Io no, grazie. Come le cinquanta sfumature: anche quella è roba da donne! Bleah!"  "Non l'ho letto, ma non credo mi piacerebbe. Perché è da donne, secondo te?" "Le mie compagne di classe lo adorano. Ho chiesto la trama, e mi hanno risposto che sono loro due che fanno sesso tutto il tempo..." "Ah

Mpc tra libri ed autori

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Ogni tanto una domenica di ferie ci sta. Ferie dal marito, intendo: impegnato in una trasferta a quattro ruote, diviso tra museo Ferrari e drive test, Jurassico ieri era fuori stanza.  Mpc, felice come uno scolaro in un giorno di vacanza inaspettato, si organizza con un'amica e fugge nella natia Padova. Dove c'è la Fiera delle Parole.  Per una parolaia matta come me una manifestazione del genere è come il canto delle sirene: l'unico rammarico, averla scoperta solo ieri. Comunque, l'anno prossimo si replica, e la sottoscritta sarà sul suolo patavino per una settimana intera. Garantito.  Ci siamo sentite Carofiglio, divertente e autoironico, presentato da Massimo Cirri, personaggio a me sino a ieri ignoto ma da oggi entrato di prepotenza nella lista delle mie letture obbligatorie. Mi ha fatto morir dal ridere...  Poi è stata la volta di Mario Tozzi, col suo Tecnobarocco .  Già questo, un libro sull'inutilità di molta della tecnologia dilagante nelle nostre vi

Questi stranieri...

Scena: locale ipermercato, un pomeriggio di inizio autunno. Di fronte a me, incede caracollando sullo zatterone un prodotto locale, bionda di bottiglia, vestita come una ventenne, trentacinque-quarant'anni. Ex bella de casa, attualmente sciupatella per uso e abuso di ultravioletto selvaggio e, a occhio e croce, pure di fumo di sigaretta.  La nostra rumina a bocca sempiaperta una gomma, spingendo un carrello quasi interamente occupato da una ragazzina di otto anni circa, piegata come un origami, con la medesima espressione nauseata dalla vita esibita dalla madre. Non comprendo se sia genetica o imitazione, ma sviluppo un senso di ripulsa immediato per entrambe, anche perché 'sta storia della scarpe dei bambini sul fondo dei carrelli è quanto di più antigenico si possa concepire. Ma 'sti ragazzini non sanno camminare? Li trasportano con i carrozzini fin sull'uscio delle elementari, poi al super li caricano nei carrelli manco fossero disabili. Si stancano troppo a segui

Queen drama forever

Ebbene sì, lo ammetto. Ho ereditato dalla mia mamma la diabolica tendenza  alla previsione funesta,  all'angoscia malcelata, alla prevenzione ossessiva.  I miei figli non fanno che dileggiarmi per questo.  Sono un'incompresa: io non sono convinta del dramma incombente. Io sono quella che prende l'ombrello perché ciò le dà la certezza che non pioverà. Perché se faccio l'ottimista cosmica e lo lascio a casa, è subito nubifragio.  Una deve fare i conti con l'esperienza, no? Ebbene la sottoscritta, ogni volta che si è sentita ben salda sul terreno e al sicuro, è stata travolta da una frana.  Ergo, non fatemi una colpa se indosso l'ansia come un impermeabile: sto invecchiando, preferisco tutelare le mie ossa dall'umidità.  Che poi, scusate, la sorte davvero si accanisce.  Vado a pranzo a Venezia con amici, un sabato di questi, e scoppia un incendio vicino a Casa per Caso.  Le autorità diramano l'allarme diossina e avvisano la popolazione di chiud

Il sabato del villaggio

"E dopo mi chiedi perché passo il sabato sera on line con i miei amici..." "In effetti, me lo chiedo. Perché?" "Perché i miei migliori amici abitano almeno a venti km da qui." "Ok, i tuoi compagni di merende ludico-informatiche, sì. Ma non ne hai altri? Abiti qui da sempre, accidenti, qualche vecchio amico con il quale uscire fisicamente, far quattro chiacchiere, insomma, una roba un po' meno virtuale di una chiacchierata in cuffia, no?" "In effetti, qualcuno ci sarebbe. Ne ho trovati un paio giusto in settimana..." "E...?" "E. E mi hanno proposto di uscire sabato sera. Ho chiesto che c'era in programma: due opzioni. Una, andare a sfondarsi a bestia al pub, ubriacandosi di superalcolici. L'altra, andare a stordirsi di canne dietro a un centro commerciale... Ho risposto, grazie, no! Sono impegnato... " "Ossignore... Vabenevabenevabenecosìstaipurealcomputerquantovuoi!!!" Comment