Un lunedì mattina felice

Non tutti i lunedì sono forieri di tempesta. Questo, per esempio: dopo un fine settimana all’insegna della serenità (sabato un piacevole invito con amici in quel di Venezia, domenica una cena familiare con la banda al gran completo, così chi resta ha potuto salutare per benino chi sta per partire), mi sono concessa una chiamata a un caro amico. Un amico con il quale non mi sentivo da qualche mese, nonostante pensassi a lui assai spesso: l’ultima telefonata con lui mi aveva lasciato l’amaro in bocca. Quando senti come vengono trattate le brave persone, alle volte, devi controllarti per non sbarellare, facendoti giustizia da solo.
Un amico di quelli veri, con i quali ti puoi permettere di non aver tempo, perché non ti rimprovera mai “Quanto tempo!”.
Uno di quelli fidati, di quelli capaci di non giudicare, di quelli con i quali bastano due parole, un breve silenzio, un sorriso per capire tutto.
Uno di quelli con i quali il filo non si spezza mai, nonostante i guai, il tempo, la vita ti costringano a prolungati silenzi.  
E ascoltare finalmente da lui tante belle notizie, sentirlo sereno, soddisfatto, felice e orgoglioso. Asciugarsi di nascosto una lacrima, perché ci sono persone che la fortuna la meritano proprio. Ed è bello capire che qualche volta si apre un portone anche per chi di porte in faccia ne ha ricevute fin troppe, dal destino.
Chiacchierare con lui per un po’, rendendoti conto una volta di più di quel che vi lega: lo stesso modo di vivere la famiglia, il matrimonio, i figli, gli amici.
Ci sono persone lontane fisicamente, moralmente molto più vicine di tante stanziate a poche centinaia di metri da te.
Ci sono persone apparentemente diverse, con le quali ogni volta riscopri sorprendenti affinità di pensiero e sentimenti.
Ci sono persone con le quali ti chiedi se ci sia addirittura un contatto telepatico: oggi, per parlare con lui, non avevo nemmeno aperto la posta elettronica. Dove mi attendeva una sua mail, scritta poche ore prima.
Lo so, lo so: sono solo coincidenze. Però, guarda il caso, a me capitano esclusivamente con le persone speciali.
E siccome le persone speciali sono rare e preziose, ho voluto dedicargli un pensiero. Un pensiero felice, per lui e la sua coesa, solidale, meravigliosa famiglia.
Una volta di più, ne ho le prove: restare uniti, coltivare la speranza senza scordare gli affetti, collaborare gli uni con gli altri, paga. Mantenere la fiducia in se stessi e non mollare mai, paga.
A volte ci mette un po’, però paga.
Ragazzi, mi avete regalato un sorriso. Grazie. Anche e soprattutto per la vostra amicizia.


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