La Miss fa i bagagli

Ebbene, sì. Mi sono concessa un periodo di pausa da tutto, persino dai giornali e dal web.
Settimane durante le quali la Miss ed io abbiamo condiviso vacanze tutte al femminile, grazie anche al generoso contributo di un’amica impagabile, passeggiate salutiste e trasgressioni alimentari peccaminose quanto goduriose. Momenti piacevoli, a tratti indimenticabili, che conserverò nel mio cuore per riscaldarlo durante le stagioni di plumbeo grigiore che mi attendono.
L’ultima estate completamente libera della mia unica ragazza, le ultime settimane di spensieratezza da liceale. Ne abbiamo assaporato ogni momento, consapevoli che il nostro legame è tanto forte da non essere minacciato dai lunghi mesi di lontananza che ci attendono.  
Tra un paio di settimane la trasferta sarà compiuta, l’università iniziata e la mamma tragicamente combattuta.
Combattuta tra la tristezza di un’altra stanza rimasta vuota, dell’immobilità di una Stamberga ormai animata solo dai barriti del giovane gamer, e la felicità di sapere che la sua giovane donna è lontana, sì, ma per costruire il suo futuro.
Ferma, matura, determinata: i fondamentali ci sono tutti.
Ora arriverà il tempo della fatica e del sudore, della tenacia e della resistenza.
La mia ragazza è stata una ginnasta per dieci anni: le mani le sanguinavano, ma non mollava la presa sulle parallele, volteggiando lì sopra come una farfalla.
Sa cos’è il sacrificio, la mia Miss, e conosce la dedizione: so che può farcela. E sono certa che arriverà lontano.
Sulla sfondo, la mimmi cara sarà lì pronta a supportarla, sia pure via Skype, e ad assicurarsi che – nonostante l’impegno – la sua piccola possa godersi i suoi anni migliori. Ripensando ai miei vent’anni, giuro che farò quanto in mio potere per farla sorridere. Sempre.

Buona fortuna, piccola mia! 

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