Perché tutti devono adorare mia madre...



“... mentre a odiarla resto solo io?! Basta!”
“Eh?”
“Hai presente, oggi, quando in ricreazione mi hai detto che ti sbronzavi perché ho solo sufficienze in pagella…?”
“Come scordarmelo?”
“Ecco, il compagno che era con me si è sbregato dal ridere. Mi ha detto tua madre è una grande!”
“Ah. Di certo una figura educativa di livello, direi. Spero che i tuoi amici non mi prendano sul serio, quando parlo così! Sennò le loro madri gli proibiscono di frequentarla, una famiglia del genere.”
“Ah, già, le altre madri. Sai quando ti dico che sei una vecchia, brutta e raspa?”
“Come sopra: come scordarmelo?”
“Ecco, un mio amico ci ha provato anche con la sua.”
“E…?”
“Le ha prese!”
“Cosa? Lo ha picchiato?”
“Altroché! Si è stra-arrabbiata! Lo ha inseguito, pestandolo e urlandogli dietro di tutto…”
“Però. Autoironica, la donna.”
“E’ venuto da me, tutto mogio. Ma perché non ho una mamma come la tua? mi ha detto. L’ennesimo. Tutti che vogliono una mamma come te. Solo io non ti voglio!!!”
“Ma levati, cretino.”
“Lo vedi? M’insulti. E la mia autostima?”
“Sparisci o le prendi.”
“Aiuto! Violenza su minore! Chiamo Telefono Azzurro!!!”

Nemo profeta in patria. La mia esistenza ne è la prova.

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