Gaglioffo is missing



L’ho messo su un aereo e spedito a Roma. Spero Daniela sopravviva all’attacco congiunto di due adolescenti, preda dell’entusiasmo per rivedersi dopo tanto, e intenzionati a non sprecare nemmeno un minuto a loro disposizione. Le ho proposto d’inviarle la mia frusta per pacco celere, ma dice di possedere i mezzi per domare le due belve.
Spero abbia ragione.
Quanto a me, mi sto godendo la vacanza: nessuno che sottolinea crudelmente i miei dati anagrafici, il mio peso e le mie misure. Un silenzio quasi irreale regna nella Stamberga, la cui integrità è minacciata solo dalle sporadiche incursioni dei due gatti mannari. Per il resto, è pace e tranquillità.
Già, perché quell’infingardo, se presente, è capace di far danni persino quando dorme: a parte il frastuono che talvolta crea dall’alto del suo letto, quando cerca di scendere al buio, nel cuore della notte, e s’inciampa nella scaletta, quello si permette di sognare. E lo fa senza il minimo rispetto per me.
Ecco una conversazione avvenuta tra noi due, l’ultimo giorno di scuola:
“Mamma, stanotte ho sognato di ammazzarti!”
“Mhm, mi fa piacere. E’ bello sentirsi amati. Forse la cosa ha attinenza con l’ultima lezione di matematica che ti ho impartito?”
“Possibile. Freud troverebbe molti significati in un sogno come questo, sai, mammina...”
“Lascia perdere la psicanalisi, scemo, e vai a scuola che fai tardi.”
Il nostro s’infila il giubbotto e i guanti, afferra le chiavi di casa e si avvicina al portoncino d’ingresso. Da dove, indossando il suo ghigno più sardonico, intona: “I sogni son desideri…. di felicitàààààà!!!!”
Come trasformare la colonna sonora di Cenerentola in un’arma impropria, e distruggere l’ultimo brandello di autostima della sua esausta genitrice. Marrano.
E poi mi tocca sentire Jurassico lamentarsi: “Mi mancaaaa!!!”
Perché non lo frequenta abbastanza, altro che. Ecco perché gli manca!

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