Voglio cambiar casa anch'io



Un Jurassico più fosco di un cielo in tempesta sfila davanti alla cucina di sopra, dove un paio di figli stanno facendo colazione.
“Adesso mi arrabbio. Stavolta mi arrabbio sul serio!” lo sentono dichiarare, con voce stentorea, brandendo una cartellina trasparente.
Meta dell’Orlando furioso della situazione: la nostra camera da letto.
Camera nella quale, dopo pochi minuti, entra un gaglioffo ingolfato dalle risate.
“Convinto, eh, mamma: era proprio convinto. Nemmeno il tempo di entrare, e lo abbiamo visto fuggire a gambe levate, cartellina sotto il braccio, muto come un pesce, inseguito dalla tua voce che lo riempiva di improperi. Cos’è successo?”
“Unico 2011. Volevo la sua dichiarazione dei redditi.”
“E allora?^”
“Allora è da ieri sera che mi promette di darmela; mi ha detto di cercarla in un posto dove non c’era, e adesso evidentemente non la trovava più. Poi gli è venuto in mente che l’aveva lasciata nella cassetto delle carte mie, con la scusa che dobbiamo pagare l’IMU. Quando l’ha trovata lì, pretendeva di darmene la colpa! Che ne so io di cosa c’è in quella cartellina?  Adesso se lui parcheggia la roba nei cassetti miei e se ne dimentica la responsabile sono io?!”
“Adesso ho capito perché è scappato via così. Manco il tempo di fiatare gli hai dato!”
“Guarda, è bravo ad essere ancora vivo. La prossima volta che fa così lo ammazzo!!! Quello che nel suo disordine trova sempre tutto… Formattarlo. Quello bisognerebbe formattarlo!”
“Mamma, da qualcuno abbiamo preso, vero…?”
“Sparisci, altrimenti formatto anche te!”
Che vita, ragazzi, che vita con ‘sti disordinati. Quasi quasi mi metto a cercare casa io, altro che l’informatico!


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