Una vita normale

Possibile che a qualsiasi ora io decida di fare una doccia, ci sia sempre qualcuno colpito dall’improcrastinabile esigenza di entrare nel mio bagno?
Sbattono contro la porta come mosche sui vetri, cercano di forzare il blocco scuotendola, poi iniziano a bussare come forsennati.
E non è mai nulla di urgente, accidenti a loro.

Possibile che io pianti semi di basilico e nascano moscerini? Manco una foglia verde, solo nugoli di esserini volanti? Che sia il caso di fare una segnalazione per mutazione genetica indotta da Mpc?

Possibile che mi compri tre piantine di pomodoro, e dopo due mesi di cure amorevoli queste abbiano prodotto solo foglie? La mia dev’essere magia nera inconsapevole, mannaggia…

Possibile che, se per una volta le cose iniziano ad andare per il verso giusto (ho convinto il gaglioffo a cambiare scuola: fiuuuu…),  la sorte si metta subito di traverso?
La scuola che ha scelto è strapiena e non me lo vogliono ammettere. Oggi andrò a verificare se davvero le possibilità stanno a zero.
Uffa. Non è mai finita.

Possibile che tutte le rogne (lavoro, denaro, salute) si concentrino sempre nello stesso periodo? Che ti sembra di avere un bersaglio tatuato in fronte, con sopra scritto colpiscimi! Mantenere il sorriso diventa faticoso almeno quanto sopportare ‘sto caldo africano. Riuffa.  
Il che, peraltro, non è un buon motivo per smettere di sorridere: i problemi si affrontano meglio, se si rimane positivi e propositivi.
La vera difficoltà, a volte, è evitare la negatività altrui: mi accorgo di essere diventata abile come una surfer, in quest’ultimo sport. E veloce come una lepre, nelle ritirate strategiche.

Piccole, medie, grandi difficoltà: è iniziata un’altra giornata.
Vado a mettermi le scarpe e scendo in trincea: tenete le dita incrociate per me!



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