Diano Arentino chiama...

…perché c'è un tetto da rifare. E Milano risponde. O meglio: rispondono i milanesi. 
Eccome se rispondono: si rimboccano le maniche, e lo ricostruiscono.
Una task force mai vista: attivi come api operaie, organizzano ogni anno – da anni – la festa dei palloncini, raccogliendo i fondi necessari (prima per mettere la chiesa al coperto, ora per coprire lo scoperto…) con ogni possibile mezzo. 
Ecco qui il mercatino rionale: 

La manovalanza esperta, virtualmente – e praticamente - in grado di risolvere qualsiasi problema logistico: 



un mirabile caso di stivaggio razionale delle risorse: 

I capolavori realizzati dalle abili mani di Giovanni: 




La gente che si scalda, dopo la processione: 


Per poi procedere al tradizionale lancio dei palloncini: 

In seguito, la folla defluisce, dedicandosi alla valutazione ed eventuale acquisto delle merci esposte. Senza contare l'attrazione fatale esercitata dalla dovizia di derrate alimentari messe in campo dalle organizzatrici, impegnate a cucinare per settimane, in vista dell'evento: 




Da sottolineare la generosità dei convenuti: inarrivabile la mamma che spedisce il figlio al banco dei dolci con una moneta da cinque centesimi in mano. 
"Prendine un pezzo piccolo, mi raccomando!" 
Dopo questo episodio, ogni tanto qualcuno s'incarica di scuotere rumorosamente la cassetta delle offerte, sollecitando con un discreto richiamo (OFFERTEEEEEE!!! QUI PER LE OFFERTE!!!!!!)  la generosità dei presenti.  La moral suasion funziona poco, con certi soggetti.
In questo contesto, è stata contattata un’autrice completamente sconosciuta tale Mpc – di scarsa potenzialità commerciale (ad oggi, le mie vendite globali ammontano a meno di trecento copie...) ma piena di buona volontà. 
Il sabato sera ci possiamo vantare di aver avuto di fronte una piazza gremita: 


Glissando sulle dimensioni della piazza, lo possiamo definire un risultato ammirevole, ottenuto soprattutto grazie alla promessa di disponibilità di cibo e bevande A SEGUIRE, e di certo per l’inimitabile apporto di Carlotta, simpaticissima presentatrice bilingue (glielo abbiamo spiegato anche ai tedeschi, cosa ci stavamo a fare lì!): 


Insomma: un po' di gente s'è vista.
Però le offerte andavano incentivate; dopo la mamma cinque cent, l'ho capito: il giorno successivo, non avevo che un'opzione. L'adescamento.
Con un banchetto accanto quello del materiale da pedicure, mi sono piazzata a vendere copie autografate del mio libro, sempre pro acquisto tegole per la chiesa: 



Siamo riusciti a piazzare tutte le copie disponibili. 
Almeno così nessuno potrà dire che la mia opera non ha lasciato un segno indelebile: su un pezzo di ardesia la mia firma – virtuale – ci sarà . Tiè.

A fine giornata, i convenuti  si erano rimpinzati ben bene e, satolli, avevano fatto ritorno alle loro case.
Con il favore delle tenebre, nella piazza tornata vuota e silenziosa, lo staff si è concesso una cenetta al chiaro di luna: 

Come si vede, quando una cosa è organizzata personalmente da Simona & Co, funziona. In mancanza, un po' meno. 
Domani ve ne parlo. 

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