A supermercato

Non so più fare la spesa. Ogni santa volta parto con l’idea di comprare due robette, per poi trovarmi alla guida di una corazzata. Una corazzata che non so nemmeno condurre: finisco sempre con il prendere a calci le ruote del carrello. Un godimento assoluto, con i soli sandali addosso.
Pur avendo predisposto la canonica lista – ammesso e non concesso che non me la dimentichi sul tavolo della cucina – mano a mano che viaggio tra gli scaffali vengo colta da improvvise prese di coscienza (non c’è manco un grammo di pane in casa, mannaggia…), da sospetti latenti (che abbiano finito la marmellata senza dirmelo? non mi è sembrato di vedere più yogurt, in frigo….), per finire con le tentazioni fatali. Quelle sono le più pericolose. I pomodori San Marzano in offerta, per esempio: non ho saputo resistere, e ne ho preso una cassa. Così ieri pomeriggio mi sono ritrovata a confezionare barattoli di salsa, stile mamma anni cinquanta: con il caldo che fa, un atto di puro autolesionismo. Ma tant’è: ‘ste cose le facevo persino quando lavoravo. Figuriamoci adesso.
E sempre a proposito di carrelli straboccanti, una volta attraccata in cassa mi sono guardata attorno: dopo di me, era in coda una signora anziana, piccolina, scossa da un tremito di palese origine neurologica, appoggiata a una borsa con le ruote. Quasi vuota. Senza pensarci neppure un attimo, le ho detto di passare avanti a me: un gesto cortese, se vogliamo, ma doveroso, date le circostanze.
“Com’è gentile, signora! Com’è umana…” si è commossa la poverina, con una formula quasi fantozziana. Poi ha iniziato a farmi qualche domanda sulla mia famiglia – palesemente ipertrofica: signora, lei ha svaligiato il negozio! – per poi concludere: “Si capisce che lei è una persona speciale... Sono tanto contenta di averla conosciuta e spero di incontrarla ancora!”
Ha voluto persino abbracciarmi, prima di andarsene.
La scena era così tenera che ho visto un sorriso sulla bocca della cassiera: una donna di solito inquietante, per quanto è scorbutica. La dolce vecchina è riuscita a squagliare persino lei.
Quanto a me, sono uscita di lì sorridendo da sola: è bello incontrare qualcuno che, a dispetto dei gravi problemi che lo affliggono, riesce a rimanere aperto al prossimo e pronto al sorriso. E’ strano, ma ci sono persone che riescono a far breccia nel tuo cuore anche se le sfiori soltanto. E lo confesso : spero anch’io che c'incontriamo di nuovo.

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