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Visualizzazione dei post da giugno, 2011

Comunicazione di natura tecnica

Andiamo alle spiegazioni. Il link che vi ho dato rimanda a una specie di vetrina virtuale  - vogliamo chiamarla così? - per il mio romanzo. Marò, mi pare strano parlare così: sembro una scrittrice vera... Vabbè, andiamo al sodo. Pare che il software si divori tutti gli apostrofi, quando viene inserito un testo col copia-incolla. Non c'è modo di evitarlo, salvo smettere di usare il sistema in oggetto. Poiché, tuttavia, ha un suo perché, l'editore lo utilizza ugualmente. Se passate sopra al dettaglio, e cliccate direttamente su "leggilo on line", potete leggere fino a pagina cinquanta. E lì gli apostrofi ci sono!  Ragazzi, qui ci si arrangia con i mezzi che ci possiamo permettere... Grazie per la pazienza!  Un salutone...  Mpc, scrittrice per caso

Una giornata densa di eventi

Ci sono giornate in cui succede veramente di tutto. Ieri è stata una di queste. La notizia numero uno l’ho messa in prima pagina, già ieri sera: dopo averci fatto circolare con le dita incrociate per un tempo considerevole, la nostra comune amica Mrs.G ci ha sollevati dallo stato sospensivo.  Con una gran bella notizia . Ma anche tu, Mrs,  proprio a dieci ore di fuso orario di distanza devi abitare? Che vai dal dottore al mattino, ma per noi è quasi mezzanotte??? ‘Sti cervelli in fuga, mannaggia… ;-))) La notizia numero due è che Mpc si è venduta la macchina, mentre Jurassico si è fatto il coupé. Usato, magari, ma non sgarrupato. Ha trovato uno squalo d’occasione, con tanto di branchie e cambio automatico, un numero di cavalli imbarazzante e un motore sei cilindri. Un’auto che ronfa come un gatto, scatta come un giaguaro e fila che ti sembra di stare su un tappeto volante. Come avrete intuito, la qui presente desperate housewife ha già deciso che la spesa si andrà a fare solo con la ma

Le belle notizie meritano la prima pagina

Da Mrs. G:  Tutto OK i controlli sono buoni, anzi ottimi. Scrivo dall'Alabama e grazie a tutte non pensavo ve ne sareste ricordate che oggi era il giorno cruciale. Ora per altri 4 mesi non ci penso piu', ma divertiamoci con il blog in attesa che anche le dita di Pulcina si sgonfino e soprattutto pensiamo alla fortuna che abbiamo ad avere dei tesori di mariti, di cui per contratto a volte ci lamentiamo. Il mio è stato eccezionale dalla diagnosi di cancro, alla chemio e anche ora che dice che è sicuro che sto bene visto che ho ripreso a rompergli le scatole. Bacioni a tutte e GRAZIE  Ragazzi, non so voi, ma la sottoscritta ci ha fatto le lacrime, leggendo queste righe.  Carissima Mrs. G, grazie a te. Grazie per il tuo coraggio, la tua voglia di sorridere, la tua tenacia nel combattere. E grazie per condividere con noi questi momenti cruciali della tua vita: sarà pure virtuale, ma quello che si crea qui dentro è un legame vero. Ti vogliamo bene, tutti. Un grandissimo

Dilazioni di pagamento

C’era da immaginarselo. Non era finita. Ragazzi, stavolta per poco non vi perdete Mpc: sono finita ruzzoloni giù per le scale. Travolta e stravolta da un cumulo di panni sporchi, li ho scagliati dalla sommità della rampa in fondo al vortice delle anime. Ovvero, sul pianerottolo di sotto. Nel percorso pedonale, eseguito per raggiungerli e smistarli, ho messo il piede in fallo, slittando tipo scivolo: la percezione del proprio derriere che saltella sui gradini, rimbalzando come una pallina da tennis, è un’esperienza. Da dimenticare. Per mia fortuna, la roba ammucchiata era così tanta da fornirmi un’efficiente imbottitura: mi sono rialzata con la dignità a pezzi, ma sana. O quasi: ho giusto un paio di ombre bluastre sotto il gomito sinistro e la chiappa destra un po’ dolente. Possiamo dire che mi è andata bene. Dopo tale incidente, ho afferrato armi e bagagli, e sono andata a trascorrere la giornata in piscina, raggiunta ben presto da Elastigirl. Incasinata con un lavoro da svolgere al PC

Prima e dopo la vacanza: i conti si pagano sempre

E’ bello sentirsi amati. Essere rimpianti quando assenti, avere un posto dove tornare e qualcuno che gioisce nel rivederti. Sono cose che danno un senso alla vita, queste. Considerazioni alla base dei miei attuali problemi esistenziali: che ci sto a fare al mondo, io??? Fatto salvo il bucato e la spesa, temo di non trovare altra giustificazione per la mia esistenza in vita, e resistenza in questa gabbia di matti. Alla notizia della mia futura smaterializzazione, per ben tre giorni, il gaglioffo aveva prontamente eseguito una danza tribale, a metà fra l’afro e l’hip hop. Un grumo di gioia dinoccolato e festante. Fra giornate in piscina, pizze di classe e riunioni plenarie con il gruppo di compagni di merende, è rimasto da solo giusto di notte.   E di certo non ha sofferto per la mia assenza. Quanto a Elastigirl, confezionato in gran fretta un trolley, si è trasferita a casa della zia: dove è stata accolta come un componente della famiglia. Soffrendo molto pure lei. Circa i maggiori, non

Una tre giorni ineguagliabile

Tre giorni. Ben tre giorni lontano dalle belve, dalle lavatrici, dai gatti e – persino – dal web. Qualcuno aveva malignamente ipotizzato che non ce l’avrei mai fatta, a tagliare i ponti con la rete: questi dubbi sulla mia resistenza mi offendono. Io non dipendo dal PC. Posso farne a meno quando voglio. Non è una forma di assuefazione, figuriamoci. Difatti, tanto sono sicura di me stessa… da lasciare a casa il portatile. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore: unico modo per evitare tentazioni e per fare felice Jurassico, titolare di nuovo dell’esclusiva sull’attenzione di Mpc. L’uomo sta diventando un po’ geloso della mia vita virtuale. Cosa che non mi dispiace per nulla, sia detto per inciso: mai essere scontate, con gli uomini. Meglio tenersi sempre qualche spazio personale, dove la loro giurisdizione sia  sospesa: a quelli fa un gran bene, secondo me. Come anche ai figli, a dire il vero. Comunque sia, ragazzi, è stata una meraviglia. Sul serio: un fine settimana da sogno. Non solo p

Comunicazione di servizio

Ragazzi, per tre giorni sarò off line: vado via con Jurassico e non possiamo portare il computer con noi. Ora spengo e torno a combattere con i bagagli.  Ci si aggiorna a lunedì. Prometto relazione dettagliata. Buon fine settimana a tutti! Salutoni Mpc 

Litigate furiose

“Ti odio. Ti odio con tutte le mie forze.” SMACK. “Smettila di importunarmi. Guarda quella poltrona! L’ho liberata tre giorni fa…” SMACK. “La fai finita, per piacere? Ho riempito di fesserie la mia amata borsa Ikea, per toglierle da lì sopra, solo per vederla ingombra un’altra volta, a meno di cento ore di distanza!” SMACK. “Levami le mani di dosso, razza di polipo. Parlo seriamente: o liberi la poltrona relax da tutte quelle idiozie, o ci dormi sopra! Anche perché diventerà il tuo letto, da questa notte in poi…” SMACK. “Non ti sopporto, quando fai così… Mi hai sentito?” SMACK. “Dove vai, adesso?” “Al lavoro.” SMACK. “Ma è poco più dell’alba…” “Oggi vado fuori sede. Ci vediamo stasera, amore…” SMACK. “No, seriamente, sei un uomo orribile. Non mi puoi trattare in questo modo…” La porta si apre, lui esce, apre l’auto. Io lo seguo sul vialetto, continuando a lamentarmi: “E va bene! Vattene pure… Sappi una cosa, però: io rimango con te solo… per i soldi!!!” “Ahahahahah… Ti amo, tesoro.” SL

Senso di inadeguatezza in agguato

Quando si dice la fortuna. Tre pomeriggi lavorativi in due anni, e tutta la mia vita si concentra lì dentro: un lavoro d’incastro che nemmeno un intarsiatore. Poiché, tuttavia, la sottoscritta è abile solo nel concatenare disastri, le conseguenze non si sono fatte attendere. Un collega di mio marito, accompagnato dalla signora, l’altro ieri doveva venire a cena da noi: appuntamento improrogabile per ragioni logistiche e di opportunità. Fidando nella comprensione dei miei ospiti, il menu era semplice ai limiti dell’indecenza:   pizza fatta in casa. Per risollevare le sorti di cotanto menù, mi sono affidata alle arti di una celebre pasticceria locale. Nota per Stefy: il dolce era il tuo. Quello che ti sei consumata le scarpe per trovare. La commessa mi ha domandato quanti fossimo a cena: ho risposto con un criptico “Un numero mutevole. Mi dia quello!” indicando la piastrella da dodici persone, dove a cena saremmo stati in quattro. La dose ponderosa ha garantito una trasgressione adeguata

Programmatori & progetti

“Mamma, mi sono fissato una serie di obiettivi, per quest’estate.” “Ah. Sarebbero…?” “Il primo: non farmi prendere troppo dal computer…” “Sì, vai con la fantascienza!” “No, mamma, se mi inchiodo lì finisce che m’ingrasso. Quattro volte a settimana a tennis, come l’anno scorso, e mi mantengo in forma!” “Va bene, questo ci può stare. Già l’hai fatto, in effetti. E gli altri?” “Mi devo preparare per il liceo. Io voglio proprio diventare veterinario, ma ho capito che se fallisco alle superiori non ci arriverò mai. E tu non fare la strega: non dirmi che fallirò e diventerò un barbone!” “Ma chi mai lo ha detto! Io dico solo che se non studi e passi la vita davanti allo schermo non combinerai mai niente, nella vita…” “No! Tu sei il personaggio cattivo della mia vita! Tu, e il tuo passo del dolore…” “???” “Con quelle ciabattine. TIC, TIC, TIC… Ti sento arrivare e già so che la sofferenza si avvicina. Spegni il computer, mettiti a studiare, vai a letto, riordina la camera… C’è sempre qualcosa d

Anche la tecnologia mi si rivolta contro

L'unica volta che mi accontento dell'anteprima e non vado a verificare il post, Blogger me lo taglia di brutto! Meno male che l'avevo salvato in copia Word... L'utonta informatica ha colpito ancora. Ed ora, ridete pure di me!  Rieccomi. Anche gli amici che mi convocano in zona Cesarini, mi ci volevano… Allertata all’ultimo secondo – nemmeno il tempo di abituarmi all’idea – stavolta è stato camice sul serio. Mannaggia, quando sono arrivata ero più nervosa di una novellina… E invece mi sono divertita. Un sacco. Col computer non ho fatto a pugni – la mia maniacale frequentazione della tastiera ha portato i suoi frutti, evidentemente – e mi è stato agevole anche evitare di rimbalzare sul muro di gomma. Avete presente quando entrate nella vostra farmacia, e vi ritrovate di fronte una perfetta sconosciuta? Chi diavolo è, questa? E che ci fa qui? Avanti, ammettetelo. Il nemico alle porte: la guardate esattamente così. Il vostro incedere verso il banco si fa rigido, mentre r

Dottoressa per un altro giorno

Rieccomi. Anche gli amici che mi convocano in zona Cesarini, mi ci volevano… Allertata all’ultimo secondo – nemmeno il tempo di abituarmi all’idea – stavolta è stato camice sul serio. Mannaggia, quando sono arrivata ero più nervosa di una neolaureata… E invece mi sono divertita. Un sacco.