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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Fury

Ci sono lussi che non mi posso proprio permettere. Fare la crocerossina per dieci giorni, abbandonando la casa in mano al galioffo, è uno di questi.  Per carità, non che abbia trovato chiari segni di devastazione; di incuria e abbandono assoluti sì, però.  Va da sè che le due settimane a seguire sono state un delirio, per la sottoscritta: tra Jurassico da aiutare in tutto e l'arretrato di faccende accumulatosi, sono stata costretta a lucrare non dico sulla mezz'ora, ma addirittura sui dieci minuti d'avanzo, per mandare avanti il mio personalissimo cantiere casalingo.  Non essendo, appunto, casalingo, l'amato bene non comprendeva le mie urgenze, non concordava con le mie tempistiche, si inacidiva nel vedermi fare questo o quello "proprio adesso".  Complice una giornata no sul piano clinico, il nostro ha commesso l'errore di subissarmi di male parole mentre brandivo uno spazzolone e un secchio. Attività già sgradevole di suo, resa insopportabile dal suo

Tutto è bene quel che finisce bene

Tutto a posto, ragazzi. La zampa del plantigrado è a posto, la convalescenza è iniziata, e il nostro è stranamente disciplinato. Non oso nemmeno sperare che continui così... La sottoscritta, dopo una settimana di presidio in forze accanto al letto di dolore del suo amato, ha fatto ritorno alla base, in modo da preparare tutto per il rientro del ferito.  Domani me lo riconsegnano... E iniziano i domiciliari. Mai, nella mia vita, l'ho avuto tra i piedi ventiquattr'ore su ventiquattro, per un periodo tanto lungo.  Riuscirà la nostra eroina a resistere? O sarà costretta a trasferirsi in camper, per riappropriarsi di qualche minimo spazio personale...?  Vedremo. Se continua ad essere come l'ho lasciato, andrà tutto bene. Se dovesse iniziare a dare i numeri come in passato... Assisterete alla cronaca di un divorzio in diretta.  Incrociamo la dita! 

Vita da assistente

Non ho la stoffa, è deciso. Imbranata come sono, vivo nel terrore di impicciarmi in qualche modo e di provocargli un danno irreversibile. Finora non è accaduto, ma siamo ancora in tempo... Ed ora, parliamo della notte brava in reparto. In stanza con due operati agli arti, sofferenti e imbottiti di analgesici narcotici, la mia collega del letto accanto ci ha allietati fino a mezzanotte con i gorgheggi dei tre (?) tenori in concerto, ascoltati inesorabilmente fino all'ultima nota. Alla fine, volevo soffocarla col cuscino. Quanto ai generi di conforto, sono andata avanti a paninastri per tre giorni, finché non ho deciso di concedermi un pasto vero. Speranzosa, vado in una pizzeria poco lontano, ben recensita sul web. Per carità, non ho mangiato male: però, però... Masterchef ha fatto molto danni, in giro. Ormai anche i cuochi degli all you can est si sentono emuli di Cracco. E nelle osterie dove ti servivano un sano, abbondante piattone di pasta senza pretese di eleganza, impiatt

Superjurassico is back

Era ora. 'Sta storia dell'anca sbilenca gli stava sbilanciando anche il cervello. In famiglia non lo sopportavamo più, e pure sul lavoro ormai stava dando segni di una tensione ormai non più dissimulabile. Se fino a un'ora prima dell'intervento negava la realtà, rifiutando di ammettere di essere giunto ben oltre il punto di non ritorno, e mi fissava come la cattivona che lo voleva affettato e infilzato come uno spiedino, all'uscita della sala operatoria il miracolo era compiuto. Nonostante la sofferenza, gli era tornato il sorriso: soddisfatto per l'esito dell'intervento, era nuovamente ben disposto verso l'universo. Quanto alla sottoscritta, mi guardava come fossi stata la Madonna della salute. Mi ha addirittura detto che sono terapeutica... Effetti collaterali da morfina, non mi faccio illusioni. Da sobrio una roba così non me la dice manco morto! Comunque sia, sono bastate un paio di ringhiate per ricondurlo alla ragione, quando ha tentato qualche i

Sopravvissuto

Ce l'ha fatta. Il Jurassico ha la zampa bionica. È un tantino strinato, ma è di umore molto positivo. L'operazione è stata un successo, il chirurgo ha fatto un lavoro di prim'ordine. Bravissimo, sul serio. Ora Mpc sta girando tutta la città per trovare uno specchio da tavolo, perché il plantigrado vuole (giustamente) farsi la barba. Dopo sette tentativi infruttuosi, ho reperito questo introvabile oggetto. Ora torno dal mio amore a dargli la lieta novella. Poi vi racconto qualcosa della nostra esperienza di paziente e crocerossina... Ciao e... Grazie per il supporto!

Non fiori, ma opere di bene

Il Jurassico da medico è diventato paziente. Da stamattina. Negli ultimi giorni ha salutato amici e parenti, ha raccomandato al gaglioffo di occuparsi di me (ricavandone un sonoro sberleffo) e ha deciso di fare testamento. Salvo cambiare idea quando ha scoperto di doverselo scrivere di suo pugno, invece di far fare tutto a me, limitandosi a firmare in calce. L'ho lasciato in tuta e scarpe da ginnastica, a guatare torvo le stampelle, appoggiate lì, in attesa di sostenerlo nei suoi primi passi. Domattina all'alba lo raggiungerò, per soffrire in silenzio mentre me lo affettano, e riempirlo d'improperi quando, svaniti i fumi dell'anestesia, inizierà a fare l'indisciplinato, ostinato, insopportabile malato occulto. Nel senso che sta male, ma non lo ammette. Nemmeno con se stesso. Saranno giorni molto duri... Vi terrò informati!