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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Primo giorno di scuola

Silenzio. La Stamberga è silente. Le stanze da letto sono chiuse, per tener fuori la polvere e, soprattutto, per non vedere quanto sono vuote.  Unica abitata, la camera del gaglioffo, alle otto ancora immerso in un sonno profondo.  Per la prima volta, dopo ventidue anni di vita da mamma, il primo giorno di scuola non significa nulla, per me.  Nulla in termini pratici, s'intende. Impossibile non tornare col pensiero a tutto ciò che è stato, questo giorno fatidico, per oltre due decenni della mia vita.  Il giorno in cui alle sette e mezzo la confusione si spegneva, di colpo, lasciando spazio a un'irreale calma piatta, per oltre sei ore al giorno, dopo estati chiassose, sudate, pervasive e affollate.  Il giorno zero, quello in cui tutto ripartiva, il primo gradino di una scalata che ogni anno ha segnato una svolta. Sempre in meglio, per fortuna.  Il giorno in cui, finalmente, ritrovavo una dimensione personale, non più minata da una presenza invasiva e costante di un