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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

Sei

Inizio a dare i numeri, lo ammetto. Però, insomma... Tutti assieme, per Natale, appassionatamente. Nonostante le difficoltà, i casini, i mille impegni di tutti quanti, la zampa bionica del Jurassico e la mamma un po' cotta, la famiglia per Caso ce l'ha fatta. E sarà che quando una cosa te la devi conquistare a fatica la godi di più, ma questo Natale in sei è stato una meraviglia.  Un menù semplice, gentilmente richiesto dal filosofo, in astinenza da italian food, e solo noi, semplicemente e allegramente noi sei.  Non so se questo sia l'inizio di una tradizione, come vorrebbe il gaglioffo (il più nordico nell'aspetto, col capello biondo, la barba fulva e l'occhio ceruleo, ma il più "terrone" nel pensiero) oppure una magnifica occasione unica, fatto sta che siamo stati benissimo. C'è chi ha attraversato mezzo mondo per presentarsi all'appello e chi sta passando le sue - brevi - vacanze in treno, per rispondere a tutti gli appelli. Chi ha sudato pe

Alfa woman e i picchi di autostima

Quando la sfiga ti perseguita, concepisci un figlio come il gaglioffo. Il quale figlio, dopo averti fatto dannare per quinquenni, decide di mettere la testa a partito, facendo però di te il suo zimbello favorito.  Quando mi incontra, al mattino, sussulta inorridito oppure esclama, con finta ammirazione: "Wow! Guardala lì, l'Alfa Woman...", per poi prodursi in una serie di imitazioni della sottoscritta da far impallidire Zelig.  Mantenere un briciolo di autostima è impossibile, con quel soggetto tra i piedi. Quanto alla dignità, ammesso che me ne sia rimasto un brandello, lo distruggo anche da me.   Giorni fa, giunta al termine di un giro perticolarmente comprereccio alla Coop, scopro che hanno messo una planetaria a metà prezzo. Giuro, l'ho sentita chiamarmi.  Mi implorava di adottarla... Ho ceduto. E l'ho piazzata in bilico, alla sommità del carrello stracolmo.  In prossimità dell'uscita, il mio nuovo acquisto ha preso a scivolare inesorabilmente ver

Buon Natale, ministro Poletti

Buone feste a lei, caro ministro. A lei e a tutta la sua famiglia. Buon Natale da una mamma che si sente con suo figlio da sei mesi via Whatsapp, e nemmeno tanto spesso. Lavora troppo, ha poco tempo per le chiacchiere. Buon Natale, ministro, da una famiglia che da settimane fa progetti per i preziosi giorni (sei) durante i quali avremo il privilegio di rivedere il nostro Andrea.  Il quale, detto per inciso, si farà ventimila chilometri in una settimana, pur di essere a casa, con i suoi cari, almeno per Natale. Meglio perderlo che impiegarlo, un ragazzo così, per l'Italia. A che può giovare un laureato in ingegneria dell'energia, specializzato in energia elettrica, pieno di coraggio, determinazione, voglia di fare e di mettersi alla prova? Grazie per la profonda empatia e la comprensione, signor ministro. E tanti auguri a lei anche da due fidanzati, che si vedono tre giorni ogni quattro mesi. Perché sa, signor ministro, una volta che ti laurei in economia (a ventun a

Ventidue

22. Che bel numero, regolare, tondo tondo. Tanti sono gli anni trascorsi da che i due ribaldi e la microba sono entrati nella mia vita.  Una vita intera (quella della Miss) e quasi mezza vita mia.  Ieri il Jurassico azzoppato mi ha svegliata con un bacio, quindi ha trascorso la giornata fissandoci tutti quanti con un amore e un orgoglio persino imbarazzanti.  Mpc si è lanciata in una della sue solite sessioni culinarie, sfornando quattro pizze giganti e una torta di mele da mezza tonnellata. Poi, tanto per non smentirsi mai, ha ingaggiato una battaglia - persa - contro il fuoco nel camino, non riuscendo ad accendere nemmeno una misera cassetta di legno di pino. Epici i miei tentativi - falliti - di spezzare la suddetta cassetta a colpi di attizzatoio, imprecando contro la mia malasorte. Il gaglioffo voleva farmi un filmato e s@@@@rmi via Youtube. Il calore del focolare domestico è stato garantito dal pater familias, il quale in tre mosse è riuscito dove io avevo toppato. Come fa

Vaccinazioni e immunità di branco

Bene. Abbiamo avuto un primo caso di difterite in Italia. Parola di Ricciardi, Istituto Superiore Sanità. Prossimamente su questi schermi ci troveremo a commentare la triste sorte di qualche pulcino implume terminato dalla polio. Un piccolo passo in meno per un micro-uomo, un grande passo avanti (contro la sovrappopolazione) per l'umanità. Già che ci siamo, togliamo i blocchi alla profliferazione delle armi nucleari, che favoriscono solo l'America, e ricominciamo a immettere tonnellate di CFC nell'atmosfera. Chi l'ha detto che il buco dell'ozono fa male? E' la lobby dei produttori di creme abbronzanti che cerca di spaventarci.  Non ci posso credere. Le evidenze scientifiche più solide diventano opinabili dall'ultimo complottaro fulminato da una scia chimica, e ora ci si mettono pure i difensori delle libertà personali a lottare per il nostro diritto di ammazzare i nostri figli in nome dell'ignoranza.  Associazioni consumatori sulle barricate al fian

Notizie di rilievo

E' difficile. Già non era facile prima, quando il plantigrado passava metà della sua vita in corsia; ora che staziona a casa per caso 24/24 è diventato praticamente impossibile. Scrivere, dico.  Mollate le stampelle una alla volta, ora si appoggia a un più discreto bastone, producendo un sinistro ticchettio per ogni dove, che mi pare di stare in un romanzo di Melville. Fluttua di stanza in stanza, seguendo ossessivo i miei passi e chiedendomi indagatorio: "Dove sei? Cosa fai? Cosa leggi? Cosa scrivi?"  Diomiaiuti.  Mi si secca la vena, con 'sta tarma sempre appresso.  Per fortuna dorme spesso - mai di notte, cmq: di notte veglia, e se non veglia mi sveglia, ronfando come un facocero - ma non riesco ad approfittarne, perchè quando perde i sensi di norma io sono già ostaggio dei fornelli. Aggungiamoci le invasive varie ed eventuali che funestano la mia misera esistenza, ed eccomi qui, a ticchettare per disperazione dopo un silenzio durato quasi un mese.  Un mes