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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

Nipote di un'icona

Non ho idea di come sarà impaginato questo post... Però lo scrivo lo stesso.  Sono di nuovo a casa di ziapercaso, e ogni volta che ci torno scopro qualcosa di nuovo.  Mia zia, donna di notevole bellezza, pare abbia popolato i sogni proibiti di giovani e vecchi, in questo borgo montano, tanto piccolo quanto pieno di gente interessante.  Come il figlio di una cara amica della mia ava, la quale, prima di acquistare i muri da dove vi scrivo, soggiornava presso la loro dimora.  La nostra, disinvolta veneziana avvezza alle spiagge del Lido, si piazzava in terrazza a prendere il sole.  L'evento, una splendida signora in costume da bagno, esposta ai raggi del generoso sole della val di Non, era all'epoca in grado di scatenare reazioni telluriche.  Chi mai aveva visto un costume, tra i meli, prima di allora? I ragazzini erano in fibrillazione.  La madre (e padrona di casa) blindava l'accesso al solarium improvvisato: vietato anche solo appropinquarsi al luogo del misfat

Eppure non fa così caldo...

Boh. Qui la situazione degenera... Chiamo le maestranze incaricate di fare un sopralluogo a casa di ziapercaso, e l'incaricato di turno mi chiama "cocca". Lanciandosi poi in un'improbabile tacchinaggio telefonico. Perplessa, chiudo la comunicazione con una scusa e decido che, la prossima volta, con questo tizio ci parla mio marito.  Meno di due giorni dopo, vado a fare la spesa, e nel parcheggio dell'Iper subisco un abbordaggio in piena regola. Un lontano conoscente, che tra l'altro non riesco assolutamente a collocare in coordinate spazio temporali precise, cade vittima di un picco ormonale improvviso e ci prova con me in modo plateale, rimediando un ovvio rifiuto, e un'occhiata francamente attonita.  Ma che gli prende, a 'sta gente? Il caldo li obnubila?  Secondo mio figlio minore, sono all'ultima spiaggia, se arrivano a importunare un rottame del mio livello.  Che caro ragazzo, il mio piccino... Prima o dopo lo accoppo.  E il bello