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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

Sempre a proposito di figli dimenticati...

Già una volta me lo sono scordato in auto, il gaglioffo, abbandonandolo in un posteggio sotto il sole.  Dal momento che è accaduto quando aveva diciott'anni, il ragazzo è sopravvissuto. Traumatizzato, ma vivo: non paga di essere partita al galoppo mollandolo lì, ho anche chiuso l'auto inserendo l'allarme. Il poveretto ha trascorso un quarto d'ora appiattito contro il sedile, girando solo gli occhi... E con altre cose in rotazione vorticosa, ovviamente. Stamattina, quasi quasi ci riprovo: pronta per uscire, ero fermamente intenzionata a inserire l'allarme di casa. Peccato che il nostro non sia a scuola, ma addormentato in camera sua. Per fortuna è entrato il gatto, che mi ha - non so come - ricondotto alla realtà. Diversamente, sai che sveglia, povero Matteo...? Sono una catastrofe. Non c'è speranza.

Esami in corso

Ovvero: facciamoci riconoscere. Sempre.  Primo giorno, prima prova: ore 13.00. Il gaglioffo fa per consegnare il compito, e il commissario (esterno) gli suggerisce di andare al posto, a rileggerlo ancora una volta.  Il nostro esegue, e dopo tre minuti torna alla carica.  "Prof, vorrei consegnare." "Ma... Sei sicuro? Non ci vuoi pensare ancora un po'?" "Prof. Ho fatto due brutte copie, una bella copia, l'ho riletto così tante volte da averlo mandato a memoria... E poi, insomma: è l'una. Ho fame!"  Il compito è stato ritirato.  Secondo giorno, seconda prova: stessa scena. Stavolta il presidente di commissione ha decretato che il compito si può consegnare non prima di quattro ore.  Il gaglioffo, che ha studiato diritto e si sente (purtroppo...) inizia a berciare che la legge dice altro, che il Ministero ha chiarito che dopo tre ore si può consegnare, che lui ha dei diritti, che ci va a parlare lui con il presidente... Il commi

Controllo antidroga

"Mimmi, sai che c'erano i cani antidroga in stazione a Milano?" "Davvero?" "Sì. Troppo carini... Io mi sono messa a coccolare quello che ha annusato me!" "... E il carabiniere come ha reagito?" "Prima si è messo a ridere, poi mi ha detto vada, vada, signorina!" Mia figlia. Ostacolo alla vigilanza e intralcio a pubblico ufficiale!

Ultimo giorno di scuola

Ultimo giorno di scuola. Ultimo, ultimo: anche l'ultimo è arrivato alla meta.  O quasi. Siamo sempre in tempo a farci fregare all'Esame di Stato, però...  Però si chiude un ciclo.  E che ciclo, ragazzi: un ciclo iniziato ventitre anni fa - mannaggia, così tanti ne sono passati...? - nel più brusco dei modi.  Mamma totalmente impreparata, Jurassico mi ha gettata nell'arena delle riunioni plenarie, senza rete nè qualifica. Se ci ripenso, lo ammazzerei ancora adesso... Ho superato questo ed altri traumi, vigliacche ostilità ed encomiabile supporto.  Mi sono sentita inadeguata, assente, troppo presente, insicura e cronicamente incerta sul da farsi.  Ne ho passate di cotte e di crude, con quei quattro, che mi hanno fatto vedere ogni possibile sorcio verde che mente umana possa concepire.  Ho incontrato dozzine di persone diverse, tra le quali alcune davvero splendide. A costoro devo moltissimo.  Ho dovuto cercare di dimenticare persone meschine, poche per fort

Dimenticarsi un figlio

Rieccoli. Rieccoli i Soloni della porta accanto, di Grandi Inquisitori della mutua, i Caifa de noantri, tutti a stracciarsi le vesti per quella povera mamma di Arezzo, mettendola in croce e gridando allo scandalo. Stuoli di non riprodotti, in cattedra a insegnare come si fa ad essere genitori perfetti. Orde di genitori imperfetti, impegnati in una lapidazione di massa ai danni di quell’unica dimostratasi più imperfetta di loro. Ergendosi dall’alto della loro piccineria, dozzine di omuncoli e donnicciole si sentono eroi per un giorno, perché a loro non è successo. Perché loro no, loro non l’hanno fatta un’enormità così. Guardateli, gli autonominati genitori di successo, quelli che “se fosse stata mia, io…”, quelli che stanno sempre un passo avanti, finché non inciampano nei propri piedi, e finiscono faccia a terra. Stiamo calmi, ragazzi. Stiamo tutti molto calmi, perché ci è solo andata di lusso. Potevi esserci tu, al posto della mamma di Arezzo, proprio tu che ti agiti tan