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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Quando si dice genitori...

Qui i figli crescono, ma noi non riusciamo ad andare in pensione. Uno crede che, crescendo i figli, i suoi impegni andranno scemando. Parlando da mamma, visto che mi sono fatta due p...olmoni così a crescerli decentemente, una volta maggiorenni speravo fosse una strada in discesa.  Invece... Invece non è mai finita. Devi fare da supporter, da motivatore, se capita da psicologo e di certo da diplomatico. Devi suggerire senza interferire, obiettare senza pressare, osservare senza spiare e, in generale, farti i fatti tuoi tendendo sempre i loro al primo posto.  Senza contare le avvelenate che ti prendi quando non ti danno retta, e poi -magari - ti danno pure la colpa dei loro guai. Certe volte li prenderesti a pedatoni... Invece ti rimbocchi le maniche e li aiuti a porre rimedio ai loro svarioni.  Che fatica, ragazzi...  Ce la metti tutta, e tante volte non serve a niente. Oppure a poco, e comunque a molto meno di quanto vorresti.  Uno ci pensa e ci ripensa, e gli verrebbe da

Addio, Duchessa

Solo un gatto. Era solo un gatto, c'è di peggio nella vita.  Nulla di più vero, e ne so qualcosa. Tuttavia... Tuttavia, fatemelo dire: non è vero per niente.  Non era "solo un gatto". Era una compagnia affettuosa per qualcuno che dagli umani ottiene spesso incomprensione, malcelato fastidio, cattiverie o impietose prese in giro. Era una piccola quattrozampe, tutta pelo e poca sostanza, che se si fosse misurata col mio gattaccio ne sarebbe uscita a pezzetti. Tuttavia... Adorava mio fratello. Era talmente affezionata ai suoi umani da inventarsi ritorsioni di ogni genere, quando costoro "osavano" andarsene per qualche giorno di vacanza. Regalava a chi le voleva bene un amore dignitoso e tranquillo, con qualche punta di sussiego quando - appunto dopo un'improvvida vacanza - decideva di vendere a caro prezzo il suo perdono.  Riempiva il cuore al mio Massimo, gli regalava quelle piccole gioie quotidiane che rendono sopportabile la vita; acciambellata in cuc