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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

Disastro umano

Chattare affettuosamente con la ragazza di tuo figlio, la quale ti adora, e piantarla in asso a metà della conversazione per improvvisa sincope del tuo cellulare. Fatto! Attendere che il telefono si rianimi sfaccendando in cucina, far cadere un oggetto creando un effetto domino dagli esiti distruttivi. Fatto! Sedersi ad ascoltar musica con il consorte, vestito come Fantozzi, combinata come una stracciona. E commuoversi fino alle lacrime perché lui ti dedica "A te" di Jovanotti. Fatto! Ora apparecchio e scaldo le cotolette per i ragazzi, che per oggi ho fatto il mio...

Sull'orlo della separazione

Dei letti. Anzi, delle camere proprio: io con quel plantigrado non ci dormo più. Già i nostri ritmi sono divergenti: lui si addormenta al calar del sole e si alza con le galline, io leggo per ore di notte, mentre al mattino sono incosciente almeno fino alle sette.  Se con l'acquisto di un e-book reader abbiamo risolto questo annoso problema, per le nostre incompatibilità termiche non c'è che una soluzione. La separazione.  Dopo alcune discussioni al calor bianco, che hanno scaldato ulteriormente le nostre notti nel periodo più torrido dell'anno, la sottoscritta ha scelto la via del pragmatismo. Lo lascia a dormire in obitorio - così il gaglioffo ha ribattezzato la nostra camera da letto - mentre lei approfitta della stanza lasciata libera dal filosofo.  Il quale, sia detto per inciso, è strafelice di stare dove sta: si diverte, sta facendo un sacco di conoscenze interessantissime e il lavoro lo entusiasma. Insomma, la trasferta orientale sta avendo pieno successo. 

Incapace non per caso

Quando si dice mettere all'indice...  Sono una catastrofe, un'imbranata senza speranza, un'inetta on line.  Oggi Bridigala m'invia un commento e io, invece di pubblicarglielo, glielo cancello con un colpo d'indice.  Incapace che non sono altro.  Mi rendo conto della fesseria appena consumata e vado a ravanare nella mia bacheca, fermamente intenzionata a recuperare la frase carina, ingiustamente condannata a languire nel cestino.  E che ci trovo, nel suddetto cestino?  Un altro commento! Di una nuova commentatrice, tra l'altro, con un nick che mi piace un sacco: quisonolibera. La quale mi ha commentata tre giorni fa, ed è stata inconsapevolmente cestinata.  Che figura!  Ho estratto dagli inferi anche lei, pubblicandola all'istante.  Mi scuso con le interessate e con chi spreca ancora il suo tempo a leggere una demente della mia fatta.  Quando ero giovane, in un caso del genere mi avrebbero suggerito: "Se non hai fisico..."  Ecco

Gente di un certo livello

"Mamma, ho bisogno di una tua opinione" "Dimmi..." Brandisce un libro sulle Crociate, aperto sulla prefazione.  "Qui dice Le Crociate hanno sempre affascinato studiosi e persone di cultura ... Ma è riferito ai lettori di questo libro?" "Beh, sì, anche..." "Wow! Mi sento onorato... Persone di cultura!", esclama, soddisfatto oltre misura.  "Fammi un po' leggere qui...", borbotta a mezza voce, sfilando verso la sua camera da letto.  Ed era un analfabeta di ritorno. Come cambia la vita... E non solo in peggio. Per fortuna.

C'eravamo tanto odiati

"Buongiorno orsacchiotto!" "Gnmgfrrr..." "Caffè...?" "MHM!!!" La Miss prepara la colazione al fratello minore, già suo acerrimo nemico... Ieri sera gli ha teso un agguato, baciandolo e infliggendogli una coccola alle spalle, approfittando del fatto che stava seduto al PC.  Quando sono nella stessa casa chiacchierano come due carbonari, raccontandosi un sacco di cose. Quando sono lontani, i messaggi si sprecano.  Se penso a quanto si tormentavano a vicenda, tutto 'sto tubare ha davvero il sapore di un miracolo.  Mamme disperate per le zuffe tra fratelli, non disperate. Voi intervenite poco, pacificate molto, non cercate di capire. Vietato parteggiare... Si sistemeranno. E sarà love forever.  Parola di Mpc.

Intensa vita notturna

"Mamma, mi porti dai miei amici? L. è tornato dal Canada, vorremmo trovarci, farci raccontare tutto e passare un po' di tempo assieme... Dormirò lì." "Ok, ti porto. Solo, stasera ci sarebbe la cena per salutare tuo fratello che parte... Ma la faccio più che altro per Davide e lo zio, che non lo vedono sempre. Vedi che ti dice tuo fratello." "Aspetta che vado a vedere se la cosa lo ferisce... La famiglia prima di tutto!" Borbottio indistinto. Poi, nettamente percepibile: "NESSUN PROBLEMA!!! Vai dai tuoi amici, vai..." Il rendez vous ha dunque avuto luogo.  "Ma... scusa, non ti porti qualcosa? Una maglietta di ricambio, una mutanda, almeno uno spazzolino da denti..." "Mamma, scialla. Quando ho questo", e solleva un gioco da tavolo con la scatola  grondante zombi e sangue da far paura anche a Dario Argento, "io sto a posto. Io viaggio leggero!"  "Sei un maiale..." "Siamo tutti così. T

Troppe cose tutte assieme

Ragazzi, quando sparisco così ci sono grossi guai sotto. Magari non sempre, ma stavolta sì.  Cominciamo dalla cosa più seria, la più difficile, quella che non vorrei dovervi dire, ma non mi sento di tacere.  Anche se virtuale, questo spazio è troppo personale... Il nonno se n'è andato.  Così, all'improvviso, senza neppure avere il tempo di prepararci con il cuore a lasciarlo andare. In una settimana è successo tutto: la diagnosi, infausta, e ... via.  In pochi giorni, il nostro grande vecchio si è consumato, divorato dalla malattia, spegnendosi come una candela.  Gli mancava l'ossigeno, al nonno.  L'ossigeno del sorriso della sua Iside, il suo amore grande, infinito, strappatogli in pochi mesi da un male improvviso e crudele.  Per la prima volta nella sua lunghissima vita, il grande combattente si è arreso.  Ha perso l'energia indomita grazie alla quale ha affrontato con coraggio prove durissime, nella vita.  Quel coraggio col quale si è battuto com

Mi rendo ridicola

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Insomma, qui mi prendono in giro tutti. Il trio dei figli ancora a carico, occasionalmente ricomposto grazie al rientro dei maggiori, ha costituito una santa alleanza per sfottermi da mane a sera.  Mi dileggiano per tutto: per gli abbracci che pretendo da quelli che non vedo mai, per i miei dolci preparati con tanto amore - vieni qui, Matti, mangia una fetta di questa torta allo yogurt... Sennò il tacchino si offende! - e, soprattutto, per le mie incoercibili ansie.  Insomma. Un po' di rispetto, che diamine. Mio figlio parte per lidi ignoti e lontanissimi, mia figlia se ne va in giro per tutto lo Stivale, ospite a casa di perfetti sconosciuti per me, e io devo stare qui, tutta tranquilla e indifferente?  Che mi lascino la mia quota di ansia materna, insomma!  Invece, niente. Ogni volta che arrischio una raccomandazione, sottolineo un rischio, ventilo una possibilità negativa, quei tre mi subissano di improperi.  Secondo loro sono un'ansiosa, fissata, maniaca catastro

Conversazioni aberranti

No, io a 'sta cosa non mi ci abituerò mai. Salgo le scale e sento i due - Miss e gaglioffo - impegnatissimi in una conversazione. Quando mi avvicino, mi rendo conto: non è una la conversazione, ma due. E non si parlano tra loro, ovviamente.  Lui sta chiacchierando amabilmente con un amico di Roma, lei è stesa sul letto che parla col suo cellulare. Nel senso che gli si rivolge proprio, fissandolo e parlandogli.  Dopo un secondo di sbigottimento, mi rendo conto: ormai questi chattano senza digitare. Si parlano a puntate, con gli amici, conversano a singhiozzo. Come ci riescano, mi sfugge. Però lo fanno, e gli viene pure bene. Credo la sua interlocutrice sia di stanza in Sicilia, per la cronaca.  Ogni volta è così: la loro apparente incomunicabilità si è evoluta al punto da non limitarsi all'isolamento silenzioso di fronte allo schermo. Ognuno ci chiacchiera, con la diavoleria tecnologica che sta usando, ben guardandosi dall'interagire con le persone che abitano con lui

Back home

La Miss ha fatto rientro alla base, con grande gioia della sua mamma. E' stata dura averla lontana tutti questi mesi, e che mesi... Ce la siamo andati personalmente a ritirare, a dire il vero: la quantità di bagaglio al suo seguito avrebbe fatto invidia a Ivana Trump. A inizio e fine anno, mamma bancomat diventa mamma pony express. Che poi, alla fine, Jurassico trova sempre il modo di aggregarsi, prendendo il comando delle operazioni.  E meno male, aggiungerei: in autostrada la sua presenza di spirito ci ha evitato di rifare il muso dello squalo contro la coda di un'auto bloccatasi all'improvviso.  Il tizio prima di noi ha evitato l'impatto grazie a un pertugio apertosi all'ultimo, che gli ha consentito di sgabbiare superando l'ostacolo improvviso sulla destra. Noi ci siamo bloccati a dieci centimetri dal paraurti nemico grazie a due profondi affondi del pilota sul freno e all'estrema efficienza dello stesso. A me poi ci sarebbero voluti i sali, ma in

Grazie, mamma

"Ti ho mai ringraziata per avermi messo al mondo?" "Non mi pare, francamente..." "Beh, allora lo faccio adesso. E' una cosa alla quale si dovrebbe pensare qualche volta." Ma guarda un po' mio figlio... Ogni tanto è umano persino lui! quasi quasi m'intenerisco io. Il quasi è d'obbligo, trattandosi del gaglioffo. E difatti... "Sei stata il mio punto di spawn nel videogame della mia vita. Dunque te ne sono grato, gnoccona!" conclude il verme, con il consueto sarcasmo orientato al mio aspetto.  "Mi informerò circa il senso di questa tua affermazione. Non sono certa di non dovermi arrabbiare... Per ora, vado in piscina." "Brava. E dacci sotto, che ne hai un gran bisogno! Ihihihih..." e se ne va.  Infame. Uomo senza rispetto. Quello riuscirà a insultarmi anche il giorno delle mie esequie!  N.B. pare che il punto di spawn sia il momento in cui sorgono le entità nei videogiochi. Questo è matto, ve lo d

Incubo di una notte di inizio estate

Fatemelo dire, per una volta. Poveretti i nostri figli studenti. Un'umanità dolente, costretta a subire la morsa del caldo senza difesa, rinchiusi per giorni in torride camere senza condizionatore, solo per restare sul posto, in trincea. Già, perché oltre a studiare, a volte devono anche braccare i docenti per riuscire a fare gli esami.  Il filosofo ha inseguito via mail il suo per giorni, allo scopo di fissare la data della prova; dopo dieci giorni d'infruttuosi tentativi, ha lasciato il paterno ostello per tuffarsi nella bolla di cemento dove ha sede la sua facoltà. Considerato che i suoi appelli virtuali cadevano nel vuoto, è andato direttamente alla fonte; rintracciando fortunosamente il professore, fissando l'agognata data con un solo giorno di ritardo sulla tabella di marcia, e riuscendo persino a portare a casa un sudatissimo trenta. Letteralmente: stanotte, nonostante le pale del ventilatore girassero a vortice - e non solo quelle, diciamocelo... - è riuscito a d

Amor filiale

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Condividi un dugongo. Leggete il commento, please. Io non intendo rilasciarne...

Voglio la mia mamma!

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Lo sappiamo tutti. L'amore sconfinato dei figli, quell'occhio perso con il quale ti fissano a due-tre anni, quella gioia incontenibile con la quale ti abbracciano quando ti rivedono dopo un'assenza di qualche giorno, è destinato a finire.  Se sei fortunato - e hai lavorato bene per lustri - quell'amore incondizionato lascia il posto a un rapporto più maturo, fatto di affetto sereno, di colloquio e di confronto aperto.  Al netto delle discussioni infuocate, delle prese di posizione esagerate, delle battaglie per la libertà e dei musi per le tue regole naziste, naturalmente.  Ci siamo passati tutti, ci passeranno pure loro. L'importante è che comprendano come gl'inevitabili errori nei quali saremo di certo incorsi siano stati causati dalla nostra fallibilità umana, e non da egoismo, egocentrismo ed egoismo. Chi di noi ama e ha sempre amato i propri figli incondizionatamente non ha nulla di cui preoccuparsi: i ragazzi non sono incomprensivi. Se non li avre

Serate a sorpresa

A volte basta davvero un niente. Un vecchio tavolo davanti alla porta finestra della cucina, quattro piatti messi lì quasi per sbaglio, la lampada antizanzare a creare un po' di atmosfera... Ed è subito serata in famiglia.  Così, senza premeditazione né preparazione. Anzi, la cena era di molto insufficiente alle esigenze dei due lupastri, i quali si sono affaccendati in cucina a prepararsi un paio di panini caldi, prima di attaccare con decisione il liquore al cioccolato.  Complice la presenza del filosofo, sigillato in camera sua quattordici ore al giorno e desideroso di un po' di stacco, un bel po' di aggiornamenti sulle ultime vicende capitate a me e al gaglioffo da raccontare... E si son fatte le undici e mezzo. Con la gradita partecipazione del plantigrado nel primo tempo. Un plantigrado attento ascoltatore e rarefatto commentatore per circa mezz'ora, passato presto a una posizione più comoda su una delle due poltroncine da giardino. Sarà stato il cielo stellato