Storie di famiglia

Un destino, il mio. Prima mio marito che non mi dà tregua finché non gli scrivo "I marmocchi", poi zia Gilda che mi detta gli appunti, chiedendomi di scrivere la storia della nostra famiglia, ora i vostri commenti, a spingermi nella medesima direzione. 
Finirà che lo farò davvero... 
Tutte quelle vecchie carte e cartoline mi hanno incuriosita. Devo mettermi a far qualche ricerca seria, ricostruire il nostro albero genealogico con un po' di accuratezza, poi chissà che non riesca a buttar giù qualcosa. 
Dopotutto, sarebbe un peccato lasciar scivolare nell'oblio tutti quei preziosi ricordi, trasmessi a me da zia Gilda e con me destinati a sparire, a meno che non li fissi su carta. 
Che io ci riesca oppure no, in ogni caso, vi ringrazio. Siete sempre un incentivo e una fonte d'ispirazione, per me. 
A proposito di ricordi di famiglia, dovrei ripubblicare "I marmocchi". L'ho sistemato un po' (la punteggiatura meritava una bella revisione), aggiornato (è come un album di famiglia, dunque ora l'ho completato con le ultime istantanee) e ora devo decidermi. 
Trovo l'autopubblicazione alquanto autoreferenziale, tuttavia a suo tempo un editore l'avevo trovato.... Essendo piccolo, le librerie non lo conoscevano e quindi i miei potenziali lettori si lamentavano di come fosse quasi impossibile procurarsi il mio libro. Con IBS non c'erano problemi, ma non tutti si muovono con disinvoltura sul web. Usando una piattaforma nota la possibilità che qualche lettore possa riuscire a procacciarsi quel che ho scritto diventerebbe qualcosa di più di una vana speranza. 
Voi che ne pensate? Ci provo? Secondo voi vale la pena di rifare un tentativo di pubblicazione o mi limito a stamparne dieci copie in copisteria, per rifilarle a qualche sfortunato amico o lontano parente? 
Non so davvero che fare.  Ergo, please, si accettano consigli. 

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