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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

Debito saldato

Il gaglioffo ha saldato i suoi conti in sospeso. Un debito contratto grazie a un’insegnante dall’intelligenza non comune, capace di leggere tra le righe di un eccesso di sicurezza trasformatosi lentamente in arroganza. Una donna grintosa quanto basta a trasmettere un messaggio fondamentale: i tuoi risultati non sono valutati in senso assoluto, ma devono essere proporzionati alle tue capacità. Un gigante che solleva cinquanta chili non fa ‘sto gran lavoro. Se ci provo io, merito un encomio solo per il tentativo. Anche se fallito.   Il nostro, avviluppato nei meandri di disequazioni e sistemi, incalzato da codici ed economisti, con contorno scienze umane miste, s’era perso l’Inglese per la strada. Convinto, come tutti gli ignoranti, che valga assai più la pratica della grammatica, ha finalmente introiettato un concetto fondamentale: la grammatica non è un optional. La grammatica è una buona base – la sola buona base – sulla quale appoggiare una pratica costante e indefessa, che solo

E' ufficiale

Jurassico si è rilassato. Nonostante le piogge incessanti, il freddo pungente (5  gradi Celsius, stamani) e l’impossibilità di azzardare il minimo progetto, neppure con un paio d’ore d’anticipo, il plantigrado ha dismesso il ruggito facile e la zampata assassina. Complice il lungo letargo (dorme come un ciocco. Roba che per farlo ronfare così, a casa, dovrei colpirlo alla testa, con un ciocco), l’uomo quando è sveglio pratica un’attività motoria per lui inusitata. Il sorriso. Il sorriso in tutte le salse: allegro, sereno, complice, talora persino sognante. Il buonumore lo pervade. E tutto ciò, ci tengo a sottolinearlo per i malpensanti, senza introdurre nemmeno un goccio di alcol. Potere del riposo… Durante i frequenti rovesci d’acqua, riempie il tempo riguardando film d’antan: e se titoli stile Notorius possono incontrare anche il mio favore, la biografia di Luciano Tajoli va oltre le mie capacità di sopportazione. “Ma come, amore? Non te le ricordi queste canzoni? Io

Ferragosto

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Bollettino meteorologico: sempre più simile a un bollettino di guerra. C’è mio fratello che, da casa, mi spedisce sms preoccupati per la nostra incolumità. Tra perturbazioni furiose, minaccia di nubifragi e temporali ciclopici, teme che non torneremo tutti interi. In realtà, la situazione non è così nera: il cielo sì, però. Quello è di un nero convinto e costante: oggi è il secondo giorno che passiamo tappati in camper. Però, però… E’ vacanza lo stesso. Jurassico si dedica al bricolage e alla manutenzione del pachiderma, la sottoscritta un po’ legge un po’ scrive, confidando entrambi in un prossimo miglioramento climatico. Dopo un anno vissuto sempre di corsa, senza mai concedersi una pausa, anche i ritmi lenti di una pigra giornata come questa hanno un loro perché. E ci hanno permesso di recuperare i postumi di ventiquattro chilometri di scarpinata, osati qualche giorno fa, cui ne abbiamo sommati un'altra dozzina il giorno immediatamente successivo: ogni tanto il planti

Il matrimonio spiegato a mia figlia

I figli. Talvolta sono di una fiducia disarmante. Da una conversazione con la Miss, qualche giorno fa: “Mamma, se mi sposo vorrei che fosse quello, per tutta la vita. Come si fa?” Fosse facile rispondere. Avessi davvero la ricetta, ne farei un’app da vendere on line: farei una fortuna. In realtà, non so cosa si debba fare perché la coppia non scoppi. Oppure perché non si trasformi in un gigante dai piedi di argilla, il che è talvolta persino peggio. Anzi, mi spaventano quelli convinti del contrario: gonfi di presunzione, sono convinti, essendo parte di una coppia stabile, di possedere una sorta di titolo onorifico. Molte coppie di lungo corso assumono un atteggiamento di superiorità, come se assieme alle rughe, l’ipertensione, la menopausa e il profilo alla Winnie The Poo, i decenni trascorsi assieme avessero conferito loro i titoli per salire in cattedra e pontificare. Mi facciano il favore. Ci sono mille modi per restare insieme sine die, molti dei quali sono tutto trann

La famiglia

Devo dirlo. Sono stanca di sentir magnificare la famiglia come l’unica sorgente delle meraviglie. L’entità astratta cui inchinarsi, come a una divinità superiore, sull’altare della quale tutti devono sacrificare aspirazioni, desideri, speranze e possibilità. L’annientamento della propria personalità, l’azzeramento della propria volontà, in nome di un non meglio identificato “bene comune”. Quando le cose vanno a gonfie vele, stanno tutti a darne il merito alla famiglia. La famiglia serena regala serenità ai figli, una famiglia sana produce figli sani, la famiglia solidale rappresenterà per sempre il porto al quale tornare. Tutto ciò è vero. Non è tutto, però. I figli non sono creta, un materiale amorfo da plasmare, incapaci di metterci del proprio in quello che fanno. Questo lo dovremmo tenere sempre presente, noi genitori: quando un figlio si comporta bene, non congratuliamoci troppo con noi stessi. Non è merito nostro: è merito suo. Noi possiamo aver contribuito a rende

Non tutto il male vien per nuocere

A volte si verificano situazioni in cui la gente si distingue per maleducazione e incapacità di stare al mondo. Situazioni in cui persone insospettabili rivelano aspetti del carattere tanto inaspettati quanto sconvolgenti. In casi come questi ti puoi trovare in serio imbarazzo, è vero: però sono anche ottime occasioni per fare una bella pulizia tra le tue amicizie e conoscenze. Sarò formale, rigida e incomprensiva. Però in certi casi la forma diventa sostanza: alcune violazioni della forma nascondono una mancanza di rispetto e un disprezzo nei confronti degli altri così profondi da risultare inaccettabili. Purtroppo, mi accorgo che si tratta di comportamenti sempre più diffusi, distribuiti in modo ubiquitario e da troppe persone considerati normali. E pensare che basterebbe talmente poco per non pestare i piedi al prossimo… Comunque sia, a me i piedi non li pesta più nessuno. E m’impegnerò ad assicurarmi altresì che i miei rampolli prendano esempio da me: vietato calpestare,