Prima prova

La Miss è sotto esame.
Una condizione simile all’alcol, per le femmine: la reggono meno bene dei maschi.
Questione di fisiologia, nel caso dell’alcol, di psicologia, nel caso degli esami.
Fatto sta che stamattina, quando sono andata a darle il buongiorno, ho rimediato un mezzo ruggito. L’ho osservata consumare la sua frugale colazione celandosi sotto la frangia, con l’aria fosca di chi non vuole essere nemmeno guardato. Men che meno interpellato.
L’unico che ha avuto l’ardire di avvicinarla è stato l’ignaro micio bigio, che è stato comunque cortesemente allontanato. Non erano ammessi né bipedi né quadrupedi, stamattina, nel perimetro di pertinenza della signorina.
Poi l’ho sentita uscire quasi di soppiatto, senza salutarmi, chiudendosi alle spalle il portone d’ingresso con un tonfo definitivo.
L’inviato di guerra – Jurassico – il quale l’ha seguita sulla soglia, riferisce di essere riuscito a darle un rapidissimo bacio.
E adesso me la immagino lì, con la testa china sul foglio, a rovistare nelle testa per mettere assieme qualcosa di valido: manco a dirlo, cuore di mamma soffre per lei.
La prima ora è sempre la peggiore. Dopo, qualcosa combini. Ma all’inizio ti sembra che la tua mente sia più bianca del foglio che ti minaccia, appoggiato con aria fintamente innocua sul banco. Poco importa se l’esperienza ti dice che, superato l’impasse iniziale, le parole inizieranno a scriversi da sole, le frasi a prendere forma, le idee a zampillare e i concetti a coordinarsi, allacciandosi gli uni agli altri, sino a formare una creatura di buona sostanza e discreta leggibilità.
All’inizio è un distillato di paura.
Chissà che stasera arrivi presto, va’…
E in bocca al lupo a tutti i maturandi d’Italia!


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