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Visualizzazione dei post da aprile, 2014

Autocitazione

Sull’argomento mi è già capitato di scrivere, in passato. Se vi interessa, vi piazzo qui i link: http://italians.corriere.it/2010/03/05/le-difficolta-dei-disabili/?search=1 http://italians.corriere.it/2010/03/10/quali-sono-le-parole-giuste-le-parole-normali/?search=1 Ciao! 

Dichiarazione d'intenti

Iniziamo con un grazie: grazie alle amiche che mi hanno commentata, ieri. Dopo una così lunga assenza, eccovi lì pronte all’appello: risposta pronta e immediata, entusiasta come sempre. Se di motivazione avevo bisogno, mi avete motivata. Brave. E ora veniamo a un punto che mi sta veramente a cuore: l’argomento in oggetto, handicap e dintorni. O se preferite la versione politicamente corretta, il diversamente abile e chi gli sta vicino. Mamma mia, già ‘ste formule infiocchettate messe lì per edulcorare la realtà mi danno l’orticaria… Preparatevi, perché qui sono a casa mia e intendo chiamare le cose con il loro nome. Che tra l’altro in genere è più breve così vado via più veloce sulla tastiera.   Complice il fatto che la situazione di mio fratello non è affatto drammatica, tranquilli: difficilmente vi annegherò con le mie lacrime. Non è da me piangermi addosso, figuriamoci se mi metto a comporre post listati a lutto, grondanti sofferenza e intrisi di recriminazioni. Brrrr… Si

Cambio di passo

Bene. Sono settimane che rumino, medito, porto avanti un dibattito tra me e me stessa... Il che mi ha inevitabilmente condotto ad alcune conclusioni. Non conclusive, ahimè: oggi decido in un senso, domani mi risolvo a far tutto l'opposto.  Donna di scarse certezze, direte voi.  Il problema è che, se decido di portare avanti questo blog, lo farò in modo inedito.  La mia esperienza di mamma, per caso e non,  è ben lungi dall'essere conclusa. Non è però più così totalizzante da meritare di esser testimoniata attraverso queste righe: i ragazzi sono cresciuti, ma proprio tanto. Ormai viaggiano bene, su traiettorie definite o in via di definizione.  Mi stanno rendendo felice e orgogliosa - lasciatemelo dire quest'ultima volta, portate pazienza... - ma se mi metto a elencare i loro successi risulto noiosa e tra l'altro li faccio arrabbiare.  Il mio principale argomento viene dunque a mancare.  Potrei chiudere il blog, oppure aggiornarlo di tanto in tanto, in occ

Che giornate!

Ragazzi, qui se n’è viste di tutte un po’. Dal consiglio di classe del gaglioffo ai colloqui con i docenti della Miss, sono stati giorni emozionanti per questa mamma per caso. Incontri dai quali sono uscita con la conferma che, se i genitori ci sono e seminano, prima o poi raccoglieranno. Idem dicasi, viceversa, per i genitori latitanti e che seminano vento: raccoglieranno, ahimè, tempesta. Il tutto detto da una che sono anni e anni che semina, attendendo invano un raccolto appena appena accettabile. Ora che, finalmente, si mietono messi abbondanti su tutti i fronti filiali posso dirlo: non stancarsi paga. Pazientare paga. Dar fiducia – nonostante tutto – paga. Lasciar fare, restando comunque disponibili sullo sfondo, paga. Meno male che paga, aggiungerei: diversamente, avrei la sensazione di aver gettato la mia vita alle ortiche. Sul fronte anziani andiamo maluccio: gli anni si accumulano e non fanno bene a nessuno. In nessun senso. Pazienza, affetto e rassegnazione: ci son