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Visualizzazione dei post da dicembre, 2012

Pensieri di fine anno

Ci siamo. Siamo ai bilanci di fine anno, una volta di più. Si chiude un anno difficile come pochi. Amici importanti se ne sono andati per sempre, e purtroppo devo parlare al plurale. Se è difficile consolare un uomo che non versa una lacrima, confortarne due diventa un’impresa impossibile. Specialmente se chi se n’è andato era giovane, o addirittura tanto giovane da non riuscire a trovare un senso a una scomparsa tanto ingiusta. Sapere che c’è un buco nel cuore di quelli che ami, e capire che il tuo amore non riesce a colmarlo né a lenire il dolore che provoca, ti fa sentire talmente impotente da crederti inutile. Per fortuna non siamo inutili: magari poco efficaci, ma del tutto inutili, no. Una consapevolezza necessaria per continuare a provarci:  a provare a mantenere un ambiente sereno, a sorridere lo stesso, anche con chi ci sta – o ci viene – vicino. Qualche volta volte rimanere positivi è uno sforzo immane: ma ne vale sempre la pena. E’ una cosa che ti aiuta a god

Vacanze con la Miss

Adoro le vacanze. Quando è in vacanza, la Miss ha finalmente il tempo per poter stare un po’ con me: cose da nulla, ma non per questo meno fondamentali. Una passeggiata al mercato, un film guardato assieme in TV (plaid e gatto in multiproprietà), una chiacchierata sulle cose importanti della vita. E’ bello quando vai d’accordo con tua figlia. E’ bello intuire quanto è orgogliosa del suo papà, quanto apprezza la sua mamma, quanto le piace la sua famiglia. E’ bello quando ti prende teneramente in giro, dicendo che sei buffa. E’ bello andare a spasso accanto a una figlia serena, nonostante i tempi, nonostante gli altri, nonostante il mondo, nonostante tutto. E’ bello sentire che ce l’hai fatta, a regalarle la vita che volevi: anche se sei partita da Ground Zero, nelle condizioni peggiori, sotto i peggiori auspici. E’ un senso di appagamento che da un senso a tutto quel che ti sei passata (e ti passerai nel futuro) per mantenere la rotta della tua complicata famiglia.

Gaglioffo is missing

L’ho messo su un aereo e spedito a Roma. Spero Daniela sopravviva all’attacco congiunto di due adolescenti, preda dell’entusiasmo per rivedersi dopo tanto, e intenzionati a non sprecare nemmeno un minuto a loro disposizione. Le ho proposto d’inviarle la mia frusta per pacco celere, ma dice di possedere i mezzi per domare le due belve. Spero abbia ragione. Quanto a me, mi sto godendo la vacanza: nessuno che sottolinea crudelmente i miei dati anagrafici, il mio peso e le mie misure. Un silenzio quasi irreale regna nella Stamberga, la cui integrità è minacciata solo dalle sporadiche incursioni dei due gatti mannari. Per il resto, è pace e tranquillità. Già, perché quell’infingardo, se presente, è capace di far danni persino quando dorme: a parte il frastuono che talvolta crea dall’alto del suo letto, quando cerca di scendere al buio, nel cuore della notte, e s’inciampa nella scaletta, quello si permette di sognare. E lo fa senza il minimo rispetto per me. Ecco una conversazi

Quasi cotta

Pant, pant, pant. Ce l’ho fatta: ho acceso il computer, finalmente! A proposito: buone feste. Un po’ in ritardo rispetto al Natale, ma ci sono tutte le altre che ci aspettano. Dunque, auguroni! Ragazzi, a Casa per Caso son giorni che le cene si susseguono ai pranzi: ho cucinato come una matta. E meno male che avevo una cucina con cui farlo: abbiamo corso il rischio di doverci arrangiare con il fuoco del caminetto. Tanto per cambiare, c’è stato un imprevisto. Qualche giorno fa, la Miss e io siamo sedute in cucina a chiacchierare; la cucina è immota, fatto salvo uno dei fornelli sul quale sobbolle una pentolina. Niente di che, nel complesso. D’improvviso, la Miss mi fa notare che dalle manopole del gas si leva un fil di fumo. Segue un lampo, indi un crepitio: mentre il fumo si fa via via  più fumo e sempre meno filo. Mi precipito a staccare la corrente: il che crea quella che chiamerei una calma apparente. Tutto tace: mi avvicino, e non sento nulla. Fiuto, e sento un vago s

Telenovelas & gossip girls

“Mamma, oggi viene la ragazza di Matteo?” s’informa la Miss. “Non lo so. Non mi ha detto se viene lei o se va lui a trovarla…” “Ma se viene mi posso presentare?” “Eh?” “Mi presento, no? Come sorella di Matteo…” “Insomma, non so…" "Perché? Io SONO sua sorella a tutti gli effetti. Non me la deve presentare?!" protesta la nostra, con aria indignata.  "Certo, però io sono sua madre a tutti gli effetti, ma a me mica l’ha presentata. L'ho solo vista in fila a scuola, accanto a lui. Non mi pare che tuo fratello voglia dare un’impronta ufficiale alla cosa!” Emmenomale! aggiungerei, anche se non lo faccio. Va bene la mentalità aperta, ma un fidanzamento ufficiale a meno di sedici anni non sarebbe nemmeno legale. Anche e soprattutto perché rappresenterebbe un tentato omicidio ai danni miei e di Jurassico. “No, sai, è che mi scoccia… L’altra volta mi è passata di fronte di volata, io stavo facendo l’albero e non avevo nemmeno le lenti. Se la incontro pe

Folgorazioni & folgorati

“Figlio, stavolta dobbiamo davvero mettercela tutta. Non è possibile che tu mi collezioni insufficienze solo perché non riesci a mantenere un ritmo costante di studio!” Il folle si mette a saltare come un giovane scimpanzé, cantando: “A… A… I drive you crazy… because   I’m lazy…” facendo preciso preciso il verso a PSY, sulle note di Gagnam Style. “Ti faccio anche le rime in inglese… Lamentati, dopo!” “Io non mi lamento. Io ti ammazzo: però lo faccio parlando in inglese, se preferisci!” “Eddai, mamma… sto formattando il mio disco. E’ pieno zeppo di p@@@nate!” “Ah. Temo non basti, tuttavia. Devi acquisire un metodo di studio adeguato…” “Sono ancora in download. Per quello ancora non si vedono risultati stabili!” “Ciccio, vedi che non abbiamo tutto i tempo del mondo…” “Lo sai che la connessione in Italia è penosa!” Capite con che razza di soggetto mi devo misurare, giorno per giorno? Comunque, il frutto non cade lontano dall’albero. Stanotte mi sono svegliata e

Ira funesta

Non è permesso. Fare così non è proprio permesso: il prof di matematica mi ha detto che ha detto i voti dell’ultima verifica giovedì, e consegnato gli elaborati venerdì. Insufficiente, ahimè. E io lo vengo a sapere da lui, solo stamattina? Il MERCOLEDI’ successivo?! Quando è troppo è troppo: io stavolta il gaglioffo lo stermino. Non merita di vivere, un cretino del genere… Insomma, ragazzi: ero furente sul serio. A ciò si aggiunga che stamattina mi ha mandato a un colloquio fantasma - ovvero con una prof che in realtà aveva lezione, e in classe sua, pure – e che tale situazione si è verificata anche la settimana scorsa. Distratto, casinista, confusionario e pressapochista: un altro po’ e scendo dall’auto brandendo un’accetta, stile Shining. Specie quando mi accorgo che è l’una e venti, e il pollo si sta aggirando come un lupo affamato intorno alla casa, perché non ha nemmeno portato con sè le chiavi. Raggiungo il manigoldo, dandogli dell’addormentato, e lo investo con una