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Visualizzazione dei post da agosto, 2012

Pausa di riflessione

Ciao, ragazzi. Scusate la lunga pausa: non riesco a trovare il tempo e, soprattutto, la concentrazione per scrivere. A Casa per Caso ci sono molte questioni sul tavolo, a vari livelli: questioni che mi tengono un po’ sulla corda. Questione di una settimana: poi diverse cose dovrebbero chiarirsi, permettendomi di mettere la testa fuori dalla trincea. Per adesso vi mando un abbraccio e torno a tuffarmi nel frullatore quotidiano. Ci sentiamo appena mi ripiglio un po’. Ciao!

Bollettino dal fronte

Aggiornamenti dalla trincea: con Matteo, a quanto pare, abbiamo trovato una soluzione. Nell’istituto da noi scelto, c’è un indirizzo di studi che può fare al caso suo. C’è qualche posto disponibile, l’uomo sembra interessato sul serio, Jurassico ha sentenziato “Questa è la scuola giusta!” e, dulcis in fundo, la dirigenza mi ha addirittura scritto personalmente, mettendosi a disposizione per informazioni e chiarimenti. Dopo l’atteggiamento subìto in altre sedi scolastiche (e qui stendiamo un velo pietoso), e non solo nei confronti di quello scioperato del gaglioffo, mi pare di essere sbarcata direttamente in Paradiso. Ora mi fiondo in sede: sentirò per benino il da farsi, formalizzerò l’iscrizione, fisserò colloqui e prenderò appuntamento con ogni possibile figura in grado di aiutarmi a tirar fuori il buono che, ben nascosto, si cela in mio figlio. Almeno spero. Mi sento come uno che, dopo aver sbattuto la testa al muro un numero esagerato di volte, vede improvvisamente un por

Una vita normale

Possibile che a qualsiasi ora io decida di fare una doccia, ci sia sempre qualcuno colpito dall’improcrastinabile esigenza di entrare nel mio bagno? Sbattono contro la porta come mosche sui vetri, cercano di forzare il blocco scuotendola, poi iniziano a bussare come forsennati. E non è mai nulla di urgente, accidenti a loro. Possibile che io pianti semi di basilico e nascano moscerini? Manco una foglia verde, solo nugoli di esserini volanti? Che sia il caso di fare una segnalazione per mutazione genetica indotta da Mpc? Possibile che mi compri tre piantine di pomodoro, e dopo due mesi di cure amorevoli queste abbiano prodotto solo foglie? La mia dev’essere magia nera inconsapevole, mannaggia… Possibile che, se per una volta le cose iniziano ad andare per il verso giusto (ho convinto il gaglioffo a cambiare scuola: fiuuuu…),   la sorte si metta subito di traverso? La scuola che ha scelto è strapiena e non me lo vogliono ammettere. Oggi andrò a verificare se davvero

Vittima consenziente

Agosto non è il mese giusto per attività ludiche estreme. Tanto per cominciare, è periodo di ferie: c’è troppa gente in giro. Un’autentica folla, che invade il tuo ambito vitale in termini sia spaziali sia temporali. Terribile. Poi, c’è il caldo: quello, in determinate circostanze, è insopportabile davvero. Sudi come una grondaia: di più. Ci sono istanti in cui ti manca l’aria. Se divertirsi significa questo, grazie, io passo: preferisco un po’ di sana noia, nella penombra della mia fresca stanzetta, con un solo compagno. Il libro che sto leggendo. Peccato che certe convinzioni una donna nella mia posizione – moglie e madre – non le possa portare avanti indefessa. Deve cedere come una fessa. E allora, via: facciamolo. Vai col twist. Che poi ‘sta fabbrica di emozioni, questa specie di industria del divertimento arriva ad essere condotta ai limiti estremi: lo scopo – dichiarato – è quello di portarti a urlare. Scopo raggiunto, ahimè: con tanti saluti alla mia signorile

Seduttori distruttivi

Il gaglioffo: “Guardalo! Si struscia sui vetri come una lap dancer!” “Eh?” “Ma vedi che prostituto! Con tutta la mercanzia in mostra, pur di trovare qualcuno che lo faccia entrare…” Corradino, in effetti,  si sta spalmando sulla porta finestra della cucina, in modalità seduzione attiva: le sta tentando tutte, pur di essere ammesso all’interno della casa. “Ohhhhhhh… Caro il mio gattone! Vieni qui che ti abbraccio!” interviene la Miss, cedevole rispetto ai rituali del felino. La porta si spalanca, il gatto entra, e la Miss lo afferra, coccolandolo per svariati minuti, esibendosi in dichiarazioni d’amore appassionato che mai le ho sentito pronunciare verso alcuno dei suoi boy-friend. Ben presto, però, la belva si stanca delle moine della ragazza e si divincola dalle sue spire, per partire al galoppo verso il salotto. Qui trova Jurassico, che lo accoglie come un figlio ritrovato, acchiappa un’altra sessione di coccole, salavo fuggire anche da qui. Come una schioppettata, sf

Vita da goffo tacchino

La Miss ed io, ferme nel posteggio delle bici. Mi da fastidio una lente: la devo togliere e risciacquare. All’istante. Sotto gli occhi increduli di mia figlia, caccio il borsone nel cesto della bici, estraggo l’astuccio per le lenti, lo incastro in una fessura e faccio per levarmi la lentina. Il cestino, trascinato dal peso, impone al manubrio una sterzata che quasi fa cadere tutto l’ambaradan: con mossa repentina, evito il disastro. Il che mi fa cadere gli occhiali dalla sommità testa, dove li avevo momentaneamente posteggiati. Mi chino, con una mano sulla sella, li raccolgo, mi appoggio addosso la bici e ritento. Stavolta va bene: riesco a toglierla. Però faccio cadere anche quella: vi sfido a trovare una lente trasparente del diametro di mezzo centimetro, sul cemento e con la visione confusa (una lente sì e una no, capirai…). Mission impossibile: però la fortuna aiuta gli audaci. O forse qualche nume ha pietà di me: fatto sta che la individuo subito. La ripulisco e finalment

Gente che mi piace

 Apprezzo gli onesti: quelli capaci di assumersi le proprie responsabilità e riconoscere i propri errori, senza cercare attenuanti o giustificazioni. Soprattutto a carico degli altri. Quelli che non si lavano la coscienza, trovando alibi per pretendere qualcosa – o qualcuno – su cui non avrebbero diritto alcuno. Amo chi ha il coraggio di guardare in faccia la realtà, per quanto dura possa essere: chi non getta il sasso nascondendo la mano, chi non agisce alle spalle degli altri, non dice una cosa per nascondere che fa l’esatto contrario. Apprezzo le persone sincere: quelli che ti dicono le cose come sono, anche a costo di essere impopolari. Parlando con loro, non ti sentirai mai blandito né manipolato. Apprezzo i coraggiosi: quelli che sanno affrontare le proprie paure, sconfiggendole. Quelli che sanno rialzarsi anche dopo uno sbaglio, cercando di fare del loro meglio per rimediare. Quelli che osano dove gli altri indietreggiano, perché sanno di fare la cosa giusta: anche se

Un bagno di salsa

Le attività culinarie prolungate, tipo invasare casse e casse di pomodori, predispongono alla meditazione, se si è sole, e alla conversazione, se qualche anima pia si ferma lì, accanto ai fornelli, a tenerti un po’ di compagnia. Ieri sera la Miss ed io siamo state a chiacchierare fino alle dieci e mezzo della sera: ho addirittura abbandonato Jurassico da solo davanti alla TV. Una trasgressione che l’interessato mi ha perdonato solo perché a fargli concorrenza c’era la sua adorata femminuccia. Sono momenti magici, durante i quali la mia giovane donna ed io troviamo un’intesa e una comprensione reciproca impagabili. Parliamo di un sacco di cose: a volte siamo d’accordo, altre volte no. Così ci confrontiamo, valutiamo e, se serve, discutiamo. Civilmente, però: perché dissenso non significa disprezzo. E perché il rispetto reciproco è una religione, a Casa per Caso. Personalmente, la maleducazione mi dà l'orticaria e la scortesia mi fa stare proprio male. Così, scopro mia fi

Come mi fa battere il cuore lui...

Dopo quasi diciotto anni di relazione, Jurassico riesce ancora a provocarmi delle tachicardie notturne da infarto. Sono una donna fortunata: mio marito è un uomo raro. Sabato sera, ore 23.40: rientriamo da una cena luculliana, durante la quale ci è stato servito, tra le altre cose, un piatto preteso afrodisiaco. La premesse per un dopocena frizzante ci sono tutte: come da copione, il plantigrado cade in letargo non appena toccato il cuscino, esibendosi quindi nel solito concertino di mezzanotte.  La sottoscritta, rassegnata, si dedica per una mezz’ora circa alla letteratura d’evasione, salvo poi crollare addormentata a sua volta. Trascorre un’ora. Sono piacevolmente abbandonata tra le braccia di Morfeo, quando il mio vicino inizia a tossire, lamentarsi e agitarsi nel sonno tanto da svegliarmi. Mi avvicino, mentre i colpi di tosse si fanno sempre più frequenti, lo prendo fra le braccia, bisbigliandogli dolcemente qualcosa per calmarlo, cercando di non svegliarlo di soprass

A supermercato

Non so più fare la spesa. Ogni santa volta parto con l’idea di comprare due robette, per poi trovarmi alla guida di una corazzata. Una corazzata che non so nemmeno condurre: finisco sempre con il prendere a calci le ruote del carrello. Un godimento assoluto, con i soli sandali addosso. Pur avendo predisposto la canonica lista – ammesso e non concesso che non me la dimentichi sul tavolo della cucina – mano a mano che viaggio tra gli scaffali vengo colta da improvvise prese di coscienza (non c’è manco un grammo di pane in casa, mannaggia…), da sospetti latenti (che abbiano finito la marmellata senza dirmelo? non mi è sembrato di vedere più yogurt, in frigo….), per finire con le tentazioni fatali. Quelle sono le più pericolose. I pomodori San Marzano in offerta, per esempio: non ho saputo resistere, e ne ho preso una cassa. Così ieri pomeriggio mi sono ritrovata a confezionare barattoli di salsa, stile mamma anni cinquanta: con il caldo che fa, un atto di puro autolesionismo. Ma tan

L'unione fa la forza

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E le foto pubblicate ieri ne sono la prova. Uno sparuto manipolo di villeggianti decide di realizzare qualcosa di bello: però, mai ci riuscirebbe senza la fattiva collaborazione della popolazione autoctona (vedasi il commento di Carlotta, la mia presentatrice per caso). La passione condivisa, un obiettivo comune da centrare e tanto, tanto impegno da parte di tutti: ecco gli ingredienti di un successo annunciato. Come nelle famiglie, si arriva da qualche parte solo se tutti fanno la loro parte: ed è bello vedere una sintonia così completa, in un gruppo tanto nutrito – e variegato -  di persone. Una bella famiglia, una compagnia di amici leali, un team di colleghi collaborativi: dove l’impegno è comune, tutto funziona. Quando nel meccanismo s’inserisce qualcuno che butta lì le cose, o peggio rema contro, s’inceppa tutto: e tu ci puoi mettere tutto l’impegno del mondo, senza cavare un ragno dal buco. A volte basta una sola falla a compromettere completamente il risultato finale: l

Diano Arentino chiama...

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…perché c'è un tetto da rifare. E Milano risponde. O meglio: rispondono i milanesi.  Eccome se rispondono: si rimboccano le maniche, e lo ricostruiscono. Una task force mai vista: attivi come api operaie, organizzano ogni anno – da anni – la festa dei palloncini, raccogliendo i fondi necessari (prima per mettere la chiesa al coperto, ora per coprire lo scoperto…) con ogni possibile mezzo.  Ecco qui il mercatino rionale:  La manovalanza esperta, virtualmente – e praticamente - in grado di risolvere qualsiasi problema logistico:  un mirabile caso di stivaggio razionale delle risorse:  I capolavori realizzati dalle abili mani di Giovanni:  La gente che si scalda, dopo la processione:  Per poi procedere al tradizionale lancio dei palloncini:  In seguito, la folla defluisce, dedicandosi alla valutazione ed eventuale acquisto delle merci esposte. Senza contare l'attrazione fatale esercitata dalla dovizia di derrate alimentari